Anthus, Baba Sissoko e Mighty Mo Rodgers al Roccella Jazz Festival 2018

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Tra Sicilia e Spagna, USA e Africa, sabato 18 la prima attesissima serata di ‘Rumori Mediterranei’ al Teatro al Castello. Partono i seminari del Roccella Campus con Vernhettes e Taormina. Domenica 19 arrivano Balanescu/Cojaniz e Rosàlia De Souza

Dopo una prima parte della rassegna divisa tra Jazz At The Sea al Porto delle Grazie e Jazz At The Village al Largo Colonne, si passa finalmente alla tradizionale location del Teatro al Castello per la parte saliente del Roccella Jazz Festival, ovvero Rumori Mediterranei, che quest’anno ha il marchio “Going West” a voler sottolineare lo sguardo ad occidente, l’italianità che è diventata il tema chiave di questa XXXVIII Edizione. Il Festival del 2018 si dirige verso ovest per scoprire e valorizzare il ruolo avuto dagli italo-americani nella nascita e lo sviluppo del jazz nei paesi d’oltremare. L’anno scorso il RJF ha omaggiato Rino Gaetano, quest’anno il festival è dedicato a un italo-americano geniale e anticonformista, Frank Zappa, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica, attraversando tutti i generi.

Di origine italiana – la Sicilia di Campobello di Licata! – è il protagonista della prima serata di Going West al Teatro al Castello: Anthus, in prima nazionale a Roccella Jonica. Pur avendo lo status di apolide, Anthus è di origine siciliana, si è formato a Dublino, si è affermato a Barcellona e nell’intera Spagna, dove è considerato una stella di prima grandezza. Il suo ultimo album Calidoscopic, che verrà presentato dal vivo per la prima volta in Italia proprio al Roccella Jazz, ha ricevuto una nomination come “Migliore disco dell’anno”, mentre Anthus ha ricevuto il “Premis Enderrock 2017” come “Migliore artista”. Riesce a usare la sua voce come uno strumento ed è capace di fondere il jazz contemporaneo, i suoni mediterranei ed altri stili dando vita ad un suono unico, innovativo ed eclettico con un approccio che potrebbe ricordare quello di Demetrio Stratos. Sarà affiancato da Pol Padrós alla tromba, Mark Aanderud al piano, Manel Fortià al contrabbasso e Ramón Díaz alla batteria. Il secondo set avrà come protagonisti due personalità carismatiche come Baba Sissoko e Mighty Mo’ Rodgers. Originario del Mali e custode della tradizione “griot” il primo, bluesman statunitense il secondo, i due stanno girando l’Europa con un nuovo, entusiasmante progetto ribattezzato Griot Blues: From Mississippi To Mali, un titolo significativo perchè evoca Africa e USA, la tradizione più vicina del blues afroamericano e le origini lontane dell’Africa subsahariana, quella di una figura leggendaria come Ali Farka Touré. Sissoko indosserà la veste di cantore e poeta della cultura malianaper dare vita a un percorso che, insieme a Rodgers, riporterà il blues alle origini africane con una formazione composta da Darryl Dunmore(armonica), Luca Giordano (chitarra elettrica), Walter Monini (basso elettrico), Seydou Diabate Sissokho (djembe) e Pablo Leoni (batteria).

Sabato 18 parte anche il Roccella Jazz Campus: clinics, master classes, workshops, seminari, studi ed eventi multimediali. Un’offerta didattica senza eguali, con la partecipazione di tanti musicisti in cartellone e non (pensiamo a William Parker, Hamid Drake, James Brandon Lewis, Minino Garay, Jasmine Tommaso, Virginio Aiello e molti altri). I migliori studenti delle Master Classes, su segnalazione dei docenti delle stesse, faranno parte di una band che sarà inserita nel programma della sezione Jamming around del 2019. Sabato 18 agosto primo appuntamento con il corso Sicilians Americans & Jazz a cura di Gianmichele Taormina, critico esperto di musica jazz e docente di Storia del jazz. Alle 18.00 all’ex Convento dei Minimi conferenza dal titolo Ustica Connections – Tre Radici nel Jazz, con la partecipazione straordinaria di Dan Vernhettes (storico, critico specializzato), introduzione di Taormina.

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