Ambulanti abusivi, pericoli e degrado nella riviera nord a Messina. Scavello: “Condizioni di illegalità diffusa”

StrettoWeb

Il consigliere comunale interroga il sindaco di Messina: “Da Paradiso a Torre Faro degrado, illegalità diffusa e pericoli per i cittadini”

Condizioni di diffusa illegalità nonchè di assoluto degrado da Paradiso a Torre Faro“. Sono queste le parole usate dal consigliere Scavello del gruppo Bramanti Sindaco per descrivere la situazione della litoranea nord a Messina. Preoccupante per il consigliere, in particolare, la situazione della via Consolare Pompea che attraversa i villaggi da Paradiso a Sant’Agata.

“Con riferimento ai gravi episodi di illegalità- scrive il consigliere in un’interrogazione rivolta al sindaco De Luca- occorre segnalare che da qualche anno a questa parte, in corrispondenza dell’inizio della stagione estiva, il predetto tratto di litoranea registra un preoccupante proliferare di venditori ambulanti, che si appropriano di suolo pubblico mediante l’allocazione di furgoni adibiti alla vendita di svariata mercanzia ed in particolare panini e bibite.

“Appare oltremodo evidente– prosegue Scavello- che tali attività vengono condotte in spregio della normativa di settore, in quanto i predetti furgoni, lungi dal condurre l’attività in modalità itinerante, stazionano per mesi sul medesimo tratto di strada, peraltro allocando sedie e tavoli per consentire una “degustazione più comoda” agli avventori. Il fenomeno è particolarmente diffuso nel controviale antistante Villa Bosurgi, dove, in poche decine di metri, si registrano ben tre postazioni che portano avanti la loro attività in modo continuativo“.

Scavello inoltre segnala la presenza di venditori abusivi di pesce e ortofrutta dal borgo di Paradiso sino a Ganzirri: “Oltre alle irregolarità tributarie e alla violazione della leale concorrenza, si pone l’accento sui problemi igienico sanitari e alla circolazione“.

“Speciosa inoltre, per un’area che vorrebbe avere una vocazione turistica, è l’abitudine di molti venditori abusivi di abbandonare in prossimità dei cassonetti rifiuti maleodoranti in orari e giorni non consentiti e soprattutto di occupare marciapiedi, tracciato della pista ciclabile e sede stradale, con cassette di ortofrutta e pesce che rilasciano liquami maleodoranti. Inoltre, sono costanti i problemi di traffico causati dalle postazioni abusive e dagli avventori, che occupano ogni possibile centimetro dalla sede stradale, incuranti di ogni regola del codice stradale”.

“Tale fenomeno-prosegue Scavello– oltre a determinare un pregiudizio al decoro urbano nonché alle Casse Comunali, che si vedono private degli introiti che sarebbero dovuti per l’occupazione del suolo pubblico, arreca un grave danno nei confronti di tutti gli operatori commerciali che conducono la loro attività nel rispetto delle normative sul commercio, tributarie ed igienico sanitarie.

Con riferimento invece alle criticità che riguardano il degrado in cui versa tutta la zona, tanto gli abitanti quanto gli operatori commerciali lamentano gravi carenze igienico-sanitarie dovute in particolare alla mancata pulizia e scerbatura delle aiuole – In numerosi tratti di strada gli oleandri invadono il marciapiedi rendendo di fatto quasi impossibile il transito ai pedoni – nonché alla mancata pulizia dei tombini e delle caditoie. Il combinato disposto di tali fenomeni favorisce il proliferare di ratti e blatte che scorrazzano indisturbati”.

In ultimo, Scavello sottopone all’attenzione del sindaco “talune situazioni di pericolo, aggravate dato l’alto afflusso di persone che, durante i mesi estivi, frequentano la zona.

La prima è rappresentata dai numerosi attraversamenti pedonali che insistono lungo la tratta, in particolare occorre segnalare la Via Circuito a Torre Faro, tristemente nota per gravi incidenti occorsi negli ultimi anni, che in assenza di dissuasori di velocità si trasforma in una vera e propria pista da corsa e che non sono adeguatamente segnalati. A riguardo appare auspicabile la predisposizione di attraversamenti rialzati come quelli già realizzati lungo la Via Garibaldi.

La seconda segnalazione relativa a situazioni di pericolo è rappresentata invece dalle condizioni in cui versa la pista ciclabile nel tratto che è posto all’inizio dell’abitato di Contemplazione. Allorquando infatti la pista ciclabile fu realizzata, poiché la quota della spiaggia era posto a livello strada, si optò per non realizzare alcuna ringhiera protettiva. Negli anni, però, l’erosione costiera ha fatto sì che la quota della spiaggia si sia notevolmente abbassata con il risultato che tra la pista ciclabile e la spiaggia, ad oggi, ci sia un notevole dislivello non protetto dal alcuna ringhiera o barriera”.

In ragione delle criticità evidenziate, il consigliere chiede al sindaco di rendere noto:

quali interventi intenda adottare e se abbia predisposto un apposito servizio volto alla repressione di episodi di ambulantato selvaggio;

– se abbia predisposto un piano straordinario di disinfestazione, derattizzazione, deblattizzazione e scerbatura;

– quali interventi abbia programmato per l’eliminazione delle fonti di pericolo segnalate.

 

Condividi