Per entrare e uscire dalla Fiera di Messina quest’anno bastano due minuti… fortuna che l’ingresso è gratis!
Carovane di famiglie deluse, che girano smarrite tra tristi stand dove comprare le “mappine”, qualche straccio rotante per pavimenti o qualche padella magica che promette miracoli in cucina. Una bolgia infernale di ragazzini che a ritmo di musica psichedelica si aggira come zombie in attesa di salire sulle solite e vecchie attrazioni. Per entrare e uscire dalla Fiera quest’anno bastano due minuti. All’interno dell’area non c’è neanche una panchina e i servizi igienici sono da incubo. Inutile dire che anche quest’anno è un flop totale, la Fiera di Messina è l’ennesimo e inutile tentativo di custodire la memoria di una città, ormai perduta sotto la puzza di salsicce fumanti e porchetta arrosto. I cancelli all’ingresso principale, lato Passeggiata a mare, sono sbarrati e quindi anche quest’anno si accede dai cancelli ad angolo col viale Giostra. In molti, noncuranti della presenza delle strisce pedonali a qualche metro di distanza dal cancello di ingresso, “sfidano la sorte” attraversando i binari del tram e scavalcando la staccionata in metallo che costeggia la tranvia; qualcuno anche con al seguito bambini e passeggini. In zona neanche l’ombra di un vigile urbano.