Autismo in Calabria: al senato un’interrogazione parlamentare sull’assistenza socio-sanitaria

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Il senatore Marco Siclari presenterà un’interrogazione sullo stato di attuazione della normativa in Calabria

“Utilizzerò lo strumento dell’interrogazione parlamentare per sensibilizzare il ministro e spingerlo a verificare se le regioni, e in particolare la Calabria, hanno adottato le normative e qual è la tempistica per dare seguito all’assistenza socio-sanitaria prevista nei Lea, con l’inserimento dell’autismo, ma che ad oggi non esiste”.

Il senatore Marco Siclari portato il suo saluto e preso un impegno importante durante la celebrazione del decimo anniversario della Onlus Fondazione Marino per l’autismo. Il capogruppo di Forza Italia in commissione igiene e sanità al senato ha colto l’occasione per fare il punto sulle gravi carenze e infinite attese che creano disagi enormi a chi deve convivere con l’autismo.

“La Fondazione Marino rappresenta un’eccellenza in Italia ed è stato un riferimento importante che ha contribuito fattivamente per arrivare all’impalcatura normativa che ha permesso l’aggiornamento dei Lea e non solo. Adesso sarà mio preciso impegno fare da eco affinchè quest’impalcatura normativa possa finalmente concretizzarsi a livello regionale e territoriale. Questo sarà possibile attraverso l’accreditamento di strutture private così da garantire a tutte le famiglie, soprattutto alle più bisognose, l’accesso alle terapie e alle cure senza liste d’attesa estenuanti e che vanificano qualsiasi tipo di diagnosi precoce“.

Il senatore Siclari ha colto l’occasione per ribadire la sua netta contrarietà alla presa di posizione del Governo Lega-5S circa la volontà di mantenere il commissariamento in Calabria e, rivolgendosi al dirigente generale dell’Asp reggina Giacomino Brancati, Siclari ha evidenziato come: “con i soldi che spendiamo per curarci fuori, più di 349 milioni l’anno, possiamo costruire  policlinici all’avanguardia in ogni provincia della nostra terra che diano assistenza a tutti i calabresi che non saranno più costretti ad affidarsi ai viaggi della speranza. Così possiamo creare lavoro e dare assistenza qualificata”, ha concluso il senatore azzurro.

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