Sicilia: ritardi in fondi a disabili, Faraone (PD) in sciopero della fame

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Sicilia, Faraone: “Vicenda assurda e scandalosa, abolire le nove Asp e creare Azienda sanitaria regionale”

Sciopero della fame per il senatore del Pd, Davide Faraone. Una protesta a oltranza che scatterà alla mezzanotte di oggi contro “l’assurda e scandalosa vicenda delle somme mai erogate dalla regione siciliana ai disabili gravissimi”. Un tema, che spiega il democratico sul suo blog, non può avere colore politico. “Non c’entra la politica, non c’entra un partito, quando si parla di diritti e di torti si sta da una parte o dall’altra senza guardare al colore della maglietta – scrive –. Ricordate la questione? Un anno fa fece notizia grazie a Pif, a un tweet di Jovanotti. Dopo un anno, e con una legge approvata e con le somme già disponibili, migliaia di disabili aspettano ancora i soldi. Non per andare in vacanza, sia chiaro”. “La legge c’è e dice che le somme ai disabili devono essere erogate mensilmente e che le modalità, i tempi e gli importi devono essere stabiliti con direttiva unica della Regione – dice ancora Faraone -. Ma ogni Asp (e in Sicilia sono nove) è una repubblica autonoma, interpreta e regolamenta la sofferenza come meglio crede. Ad oggi c’è chi paga solo alcuni mesi del 2018, chi li paga tutti tranne il 2017 e chi poi non paga proprio e chiede altra documentazione. Burocrazia, carta bollata, ricorsi. Un caos che riguarda tra l’altro le somme spettanti sino ad aprile 2018. Perché poi si dovrà attendere un nuovo decreto del presidente della Regione, con altri tempi, altre modalità, altri importi e ulteriori differenziate azioni delle singole Asp. Altro giro altra corsa. E mentre per i disabili gravissimi è caos, per i gravi è tutto fermo. Anche per loro nella legge erano previste azioni a supporto, ma di queste nemmeno l’ombra. Vanno abolite le nove Asp e va realizzata un’unica Azienda sanitaria regionale – conclude Faraone -. Eliminiamo poltrone e soprattutto rendiamo il nostro sistema sanitario più snello, più funzionale, orientato ai cittadini e non ai dirigenti“. (AdnKronos)

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