Sequestro barca Amantea, gli avvocati: “non si ritiene configurabile l’ipotesi di reato”

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Gli avvocati Antonio Cavallo e Pietro Sommella fanno sapere che relativamente al sequestro della barca di Amantea “il Tribunale di Cosenza, difatti, in pieno accoglimento dei motivi di gravame, ha accertato che il predetto utilizzatore aveva preventivamente contestato la presunta morosità”

“I sottoscritti avvocati Antonio Cavallo e Pietro Sommella, preso atto della inesatta notizia
diramata dagli organi di informazione on-line relativa ad un sequestro, operato dalla Guardia di
Finanza su disposizione della Procura della Repubblica di Paola, di una imbarcazione perché
considerata profitto di reato di appropriazione indebita aggravata a danno di una società di leasing.
Commessa da un “commercialista di Amantea”, nella loro qualità di difensori di fiducia del
soggetto individuabile quale presunto autore del reato, comunicano quanto segue:
in data odierna, contrariamente a quanto indicato dagli organi di informazione on-line, è stato
eseguito un provvedimento, emesso dal Tribunale di Cosenza già in data 11 luglio 2018 ed allegato
alla presente, di accoglimento della istanza di riesame del sequestro disposto dal GIP del
Tribunale di Paola, con conseguente restituzione dell’imbarcazione al nostro assistito, nella sua
qualità di utilizzatore-detentore qualificato;
il Tribunale di Cosenza, difatti, in pieno accoglimento dei motivi di gravame, ha accertato che il
predetto utilizzatore aveva preventivamente contestato la presunta morosità, da accertarsi
eventualmente in sede civile ed, anzi, imputando alla medesima società di leasing un
inadempimento delle proprie obbligazioni e che per tali considerazioni, “non si ritiene
configurabile l’ipotesi di reato contestata e posta a fondamento del vincolo cautelare reale de
quo”.

 

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