Al Teatro Greco di Gallicianò il docufilm “Kalavria, la terra dei greci di Calabria”

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Si svolgerà al Teatro Greco di Gallicianò la proiezione del docufilm “Kalavria, la Terra dei Greci di Calabria”

Martedì 7 agosto 2018, alle ore 20.30, presso il Teatro Greco di Gallicianò, sarà proiettato il docufilm KALAVRIA, LA TERRA DEI GRECI DI CALABRIA del regista Davide Carbone, scritto insieme al linguista Freedom Pentimalli. La proiezione è organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Condofuri. Il programma della serata prevede dei saluti iniziali da parte degli ospiti presenti, tra cui Giuseppe Bombino, presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Tommaso Iaria, sindaco del comune di Condofuri, Annunziato Squillaci presidente dell’Associazione Jalò tu Vùa di Bova Marina, Domenico Nucera, ellenofono esperto di cultura locale, Lucia Nucera, assessore alle Minoranze Linguistiche del comune di Reggio Calabria, Carolina Nucera assessore alle Minoranze Linguistiche del comune di  Condofuri; verrà quindi proiettato il documentario della durata di 80 minuti, dopo il quale si aprirà un dibattito sull’opera e sulle tematiche in essa affrontate.

Il documentario è unicamente ambientato nell’Area grecofona calabrese, e si sviluppa sulle interviste ad alcuni dei principali personaggi del mondo grecocalabro: Annunziato Squillaci presidente dell’Associazione Jalò tu Vùa; Carmelo Giuseppe Nucera, presidente del Circolo Apodiafazzi; Filippo Violi, linguista recentemente scomparso; Rossella Agostino, direttore Antiquarium e Parco “Archeoderi” di Bova marina; Salvatore Dieni, presidente del Circolo Delia; Pasquale Faenza, storico dell’arte e direttore del Museo Gerhard Rohlfs di Bova; Maria Teresa Rodriquez, direttrice biblioteca regionale universitaria “G. Longo” di Messina; Domenico Nucera, esperto di cultura e lingua grecocalabra; Bruno Stelitano, poeta ellenofono di Roghudi. Kalavrìa, la terra dei greci di Calabria, si articola su sei capitoli (1. L’origine dei greci di Calabria 2. Bova, gioiello dell’Aspromonte 3. Amendolea e Roghudi 4. Grèko, un patrimonio da ereditare 5. Gallicianò 6. Franco Mosino). Si configura quindi sia come strumento di divulgazione culturale, mirando al riscatto sociale ed alla rivalorizzazione della nostra storia, sia come veicolo di promozione territoriale, in grado di attirare un certo interesse accademico e turistico, con l’auspicio che tutto ciò possa avere importanti risvolti economici per un’area senza dubbio da riscattare e rivalorizzare.

A portare avanti il progetto due giovani calabresi che del presentare questo meraviglioso pezzo di Calabria al mondo ne hanno fatto una missione. Davide Carbone è un regista formatosi a Roma, nell’ambiente eclettico di Cinecittà, mentre Freedom Pentimalli è un linguista formatosi all’università della Sapienza. L’impiego di risorse umane “in loco” può fungere da esempio per altri e l’obiettivo primario è quello di sensibilizzare la popolazione calabrese per invitarla a farsi carico della propria storia e, quindi, del proprio futuro.

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