Nebrodi, Femca Cisl: “Investimenti infrastrutturali per fare un salto di qualità”

StrettoWeb

Nebrodi, Femca Cisl:”Occorrono investimenti infrastrutturali che consentano alle aziende di compiere il salto di qualità”

 La presenza e l’importanza delle attività manifatturiere del territorio nebroideo, spesso sottovalutate ma che invece rappresentano un volano economico importante se non fondamentale per l’economia locale. Ecco quanto emerso dai lavori del Consiglio Generale della Femca Cisl di Messina, la federazione che segue i comparti del tessile, del chimico e della plastica, che si è tenuto a Mirto dopo la visita in un’azienda simbolo della produttività sul territorio. “Un’azienda – ha sottolineato il segretario provinciale della Femca Stefano Trimboli nella sua relazione introduttiva – che rappresenta un esempio di industria di medie-grandi dimensioni in grado di convivere con il territorio e con le altre dimensioni economiche che qui insistono, impiegando centinaia di lavoratori e garantendo salari di tutto rispetto. Con attività di questo genere il sindacato vuole misurarsi, per sfidare le aziende su livelli di produttività sempre più alti, sempre più sicuri, sempre più remunerativi, per aumentare capitali di investimento e occupazione. Occupazione che, anche nel settore tessile, sembra risalire la china dopo anni di “profondo rosso”“. Dopo che la crisi ha spazzato tutte quelle aziende senza piani industriali e senza capacità di proiettarsi su produzioni differenziate, è stato evidenziato come siano rimaste in piedi le piccole aziende in grado di esprimere alti livelli di qualità anche nella produzione conto terzi, ritagliandosi con orgoglio uno spazio di tutto rispetto nella committenza delle grandi case di moda italiane ed internazionali. “Ai lavoratori e, soprattutto, alle lavoratrici di queste aziende – ha detto Trimboli – il sindacato guarda con attenzione, per dare un contributo fattivo, specialmente nel settore della bilateralità – mai veramente partita – che sia di sostegno ai salari nei periodi di bassa stagionalità che in questo settore sono purtroppo ineliminabili“. Potenzialità inespresse delle aziende del territorio evidenziate anche dal segretario territoriale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, che nel suo intervento ha sottolineato “la necessità di una vera strategia industriale sul territorio che possa creare alleanze utili per mettere in collegamento e a sistema l’industria e l’artigianato. Ma serve una rete infrastrutturale in grado di sostenere gli investimenti e la possibilità di esportazione dei prodotti finiti per essere competitivi nel mercato, ormai, mondiale. Occorre investire sempre più sulle professionalità utili a conservare le tradizioni dell’artigianato locale, elemento di qualità nel comparto del tessile apprezzato in tutto il mondo”. I lavori sono stati chiusi da Franco Parisi, segretario generale della Femca Cisl Sicilia, che ha rimarcato come “l’attenzione del sindacato alle realtà industriali di eccellenza, facendosi da sempre promotrice di un modello industriale sostenibile, spingendo sulle istituzioni – soprattutto quelle siciliane – affinché l’Isola si dotasse di un piano di sviluppo industriale coerente e al passo con i tempi delle nuove tecnologie e delle esigenze ambientali. Oggi il sindacato è chiamato a svolgere un ruolo che va oltre la rivendicazione delle lavoratrici e dei lavoratori, e si spinge fino alla negoziazione di soluzioni rivolte alla difesa delle attività produttive e quindi dell’occupazione, colmando un vuoto generato dall’assenza delle istituzioni e dalla stessa incapacità del sistema produttivo di mettersi a rete e funzionare nel suo insieme. In questa direzione la FEMCA vuole continuare ad essere propositiva con tutti gli interlocutori della vita economica, politica e civile interessati ad uno sviluppo del sistema industriale siciliano che non può che passare dal creare le giuste condizioni infrastrutturali e normative, affinché l’Isola divenga un polo di attrazione per buoni investimenti nel quale gli imprenditori siano sostenuti e non abbandonati, come purtroppo oggi accade anche con le imprese migliori”.

Condividi