Immigrati, altri 1.000 partono dalla Libia e adesso Salvini chiude i porti italiani: “vadano a Malta”. Il Governo maltese: “noi non c’entriamo”

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Immigrati, dopo lo sbarco di ieri mattina a Reggio Calabria adesso il Ministro Salvini ha deciso di chiudere i porti italiani. La lettera a Malta che fa discutere

Dopo lo sbarco di ieri mattina a Reggio Calabria, quando il Ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva autorizzato l’approdo di una nave della ong tedesca Sea-Watch che aveva salvato 232 clandestini nel Canale di Sicilia, oggi arriva lo stop alle autorizzazioni e la chiusura dei porti italiani. Lo stesso Ministro Salvini, infatti, ha scritto una lettera urgente alle autorità maltesi chiedendo di far approdare alla Valleta la nave Aquarius con 629 migranti a bordo essendo quello il “porto più sicuro“. La nave “Aquarius” non è stata quindi autorizzata ad approdare in Italia. Le autorità maltesi avevano impedito l’altro ieri l’ingresso in porto della nave Seefuchs, con 126 migranti a bordo: l’unità, di una Ong olandese, era in difficoltà per le cattive condizioni del mare, ma Malta – ha riferito alla polizia italiana il comandante dell’unità – ha solo proposto assistenza in mare, senza autorizzare l’ingresso in porto. Era cosi’ intervenuta la Guardia costiera italiana e la nave, alla fine, e’ stata fatta approdare a Pozzallo, dove e’ arrivata ieri mattina. E’ stato l’ultimo episodio di un lungo contenzioso tra Italia e Malta, il cui comportamento e’ stato stigmatizzato dallo stesso Salvini l’altro giorno: La Valletta “non può sempre dire no a qualsiasi richiesta d’intervento“, ha detto il ministro, che ieri ha ribadito la linea della fermezza assicurando che “non si ripeterà un’altra estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi“.

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Ma la risposta arriva subito dura. Un portavoce del governo maltese ha dichiarato che “il salvataggio della nave Aquarius è avvenuto nell’area di ricerca e salvataggio libica ed è stato coordinato dal centro di coordinamento a Roma. Malta non è né l’autorità di coordinamento, né ha competenza su questo caso“.

Intanto stamattina, prima della lettera di Salvini, il primo ministro maltese Joseph Muscat ha detto che Malta vuole “il miglior rapporto possibile” con l’Italia. In un intervento a One Radio, il premier maltese ha sottolineato che gli interessi maltesi e italiani sono identici e che il salvataggio delle vite rimane una priorità “su tutto il resto“. Muscat ha poi affermato che Malta rispetta tutte le norme internazionali sulle migrazioni e continuerà a farlo. “Lo abbiamo fatto questa settimana e continueremo a farlo“, ha detto, “e lo dimostriamo con fatti documentati. È importante che tutti aderiscano alle regole: noi, gli altri governi e le altre organizzazioni“. “Non farò alcuna dichiarazione avventata e ovunque ci siano equivoci dobbiamo chiarirli“, ha detto Muscat, “abbiamo bisogno di avere buoni rapporti con tutti i nostri vicini, sia europei che africani“.

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Intanto Carlotta Sami, portavoce dell’Unchr per i rifugiati per il sud Europa, ha dichiarato che “oltre 750 immigrati sono già morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo“.

Una notte estremamente intensa nel Mediterraneo centrale, con sei sei diverse operazioni di salvataggio” ha scritto stamane in un tweet Medici senza frontiere. Che ha aggiunto: “Il soccorso di due gommoni e’ diventato critico quando uno dei due si e’ distrutto nel buio, lasciando oltre 40 persone in acqua. Da queste due imbarcazioni abbiamo soccorso 229 persone“. Coinvolte nei soccorsi della notte anche tre navi mercantili (Vos Thalassa, Everest e Jolly Vanadio) oltre la Aquarius e tre motovedette classe 300 della Guardia Costiera italiana di base a Lampedusa.

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