Elezioni Messina, parla Accorinti: “triste per povertà culturale di questa città, soffrono e votano chi li farà soffrire di più”

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Elezioni Messina, le prime parole di Accorinti dopo il voto e la batosta elettorale: da Sindaco uscente al 14% delle preferenze

Sono più che sereno perché per me questa non e’ una professione, è una grande passione, ho fatto 47 anni di battaglie sociali, 42 anni nelle strade e 5 anni in questo palazzo, l’ho fatto in un modo più che dignitoso abbiamo cambiato le fondamenta di palazzo Zanca“. Commenta cosi’ il risultato elettorale Renato Accorinti, sindaco di Messina uscente, il politico pacifista con sempre addosso le magliette “Free Tibet”. Non ce l’ha fatta ad arrivare al ballottaggio. “Io non ho mai fatto un gesto clientelare – afferma – siamo stati non solo onesti, ma grandi professionisti a lavorare ed a cambiare tutto“. Accorinti elenca il lavoro di questi anni al Comune: “C’erano 450 milioni di debiti ed un default sicuro ed invece siamo andati ad abbattere questa massa debitoria” Accetta il risultato del voto: “Sono con l’animo sereno, pulito – dice- ho battagliato sempre su tutto, poi la città ha voluto fare un’altra scelta, io mi inchino al volere popolare“. A chi gli chiede chi appoggerà al ballottaggio la risposta è netta: “Io non ho pacchetti di voti, non posso dire di votare questo o quell’altro non l’ho fatto mai nella mia vita e non lo faro’. Ho tristezza – conclude – per quella parte di povertà culturale che c’e’ in questa città, ho tristezza perché c’e’ una parte della città che soffre e non sa che da’ il voto a chi la farà soffrire di più“.

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