Benessere, i DATI ISTAT: speranza di vita sale a 81 anni per gli uomini e 85 per le donne, ma a Bolzano si vive in buona salute 20 anni in più della Calabria!

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Speranza di vita, i dati ISTAT sono positivi per l’Italia ma non per il Sud: grande divario tra le Regioni meridionali e il resto del Paese

L’Italia è da tempo tra i paesi più longevi al mondo. Secondo le stime riferite al 2017, la speranza di vita alla nascita ha raggiunto 80,6 anni per gli uomini e 84,9 per le donne. I dati sono contenuti nel rapporto annuale dell’Istat che è stato presentato questa mattina. Sul totale della popolazione, il valore più elevato si registra nella provincia di Firenze (84,1 anni), seguita dalla provincia autonoma di Trento (83,8 anni). Il valore minimo è rilevato nelle province di Napoli e Caserta (per entrambe 80,7 anni). Alla nascita l’aspettativa di vita in buona salute a Bolzano è di quasi fino a 70 anni (69,3 per gli uomini e 69,4 anni per le donne) a fronte di una media nazionale di 60 anni per gli uomini e 57 anni e 8 mesi per le donne. I maschi della Calabria e le femmine della Basilicata sono invece ai livelli più bassi, con un’aspettativa di vita in buona salute alla nascita rispettivamente di 51,7 e 50,6 anni.

Aspettativa di vita, i dettagli con le differenze tra Nord e Sud

Complessivamente, osservando la speranza di vita alla nascita a livello provinciale, emergono forti eterogeneita’, con un apparente vantaggio delle province che si collocano lungo la dorsale che va dal Nord-est all’Italia centrale: il valore piu’ elevato per speranza di vita si registra nella provincia di Firenze (84,1 anni), seguito dalla provincia autonoma di Trento, con un valore della vita media attesa alla nascita di 83,8 anni. Man mano che si passa ai territori del Mezzogiorno, si riduce la durata della vita attesa, con un dato minimo registrato in Campania nelle province di Napoli e Caserta (per entrambe 80,7 anni). Se i differenziali provinciali della speranza di vita alla nascita complessivi variano in una forbice di 3,4 anni, questa si amplia (8,1 anni) quando si considerano anche le differenze di genere. Di conseguenza, un nuovo nato di sesso maschile residente nella provincia di Caserta potra’ contare di vivere fino a 78,3 anni, mentre per una femmina che nasce nella provincia di Pordenone, la speranza di vita e’ di 86,4 anni. C’e’ poi una differenza netta per titolo di studio: per gli uomini, a livello nazionale, la differenza di longevita’ tra persone con alto e basso livello di istruzione e’ pari a 3,1 anni e per le donne si riduce della meta’ (1,5 anni). Sia per gli uomini sia per le donne, la maggiore sopravvivenza si osserva nella provincia autonoma di Bolzano tra quanti hanno un elevato livello di istruzione; la Campania e’ la regione piu’ svantaggiata per uomini e donne meno istruiti. Quanto alla speranza di vita per condizioni di salute, ovvero la speranza di vita in buona salute e quella senza limitazioni nelle attivita’, le differenze regionali come detto sono nettamente piu’ marcate. La provincia autonoma di Bolzano, rileva l’Istat, supera di circa dieci anni il dato medio italiano, sia per gli uomini sia per le donne: chi nasce a Bolzano puo’ aspettarsi di vivere quasi fino a 70 anni in buona salute (69,3 per gli uomini e 69,4 anni per le donne) a fronte di una media nazionale di 60 anni per gli uomini e 57 anni e 8 mesi per le donne. Gli uomini della Calabria e le donne della Basilicata sono ai livelli piu’ bassi per le rispettive graduatorie di genere, con un numero medio di anni da vivere in buona salute rispettivamente di 51,7 e 50,6 anni. Non a caso gli anziani italiani si collocano al di sotto della media europea quando si considera la sopravvivenza senza alcuna limitazione nelle attivita’. La Liguria presenta la piu’ elevata speranza di vita senza limitazioni per i maschi a 65 anni, con 11,4 anni; per le donne, invece, e’ al primo posto la Valle d’Aosta, con 12,3 anni. I livelli piu’ bassi si rilevano in Sicilia.

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