Rinascita per Cinquefrondi: “Galimi confuso e nervoso”

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Rinascita per Cinquefrondi: “Galimi confuso e nervoso”

Tullio Pronesti’

“Ci pare che il Segretario del PD di Cinquefrondi in questi giorni sia molto confuso e principalmente molto nervoso. La confusione la si evince dalla mancanza totale di informazioni reali che un consigliere comunale avrebbe il dovere di conoscere. Non era, infatti, tanto difficile verificare che i lavori in villa sono iniziati da giorni, così come dare a questa amministrazione lezione sul verde pubblico è degno del più miope e dei più patetici dei politici. Ricorda il professore Galimi in che stato per anni anni era il Parco Matteotti? Dimentica il professore Galimi che la villa comunale è stata oggetto da parte di questa amministrazione di nuovi giochi per bambini ed in modo particolare anche uno per disabili? Ecco, caro professore, scelte come queste fanno di Cinquefrondi un “Comune dei Diritti”. Quello che più ci dispiace è il nervosismo, comprensibile, da parte di un segretario che si ritrova un partito spaccato nella sezione e in Consiglio Comunale, tanto da non essere considerato un valido capogruppo degli stessi iscritti e da non riuscire a mantenere la storica sede agibile ed essere costretto a convocare gli iscritti presso la Mediateca comunale. Si faccia pure selfie con il capogruppo del centro-destra, almeno questo lo aiuterà a sentirsi meno solo e meno isolato. In ogni caso perché il professore Galimi critica aspramente la scelta del Nostro Sindaco di fare il rimpasto e contemporaneamente “implora” questi ex assessori ad entrare nella sua casa “riformista”? Salvo poi affermare che il paese, specialmente in alcuni settori, si trova allo sbando. La domanda nasce spontanea: Valore aggiunto o fallimento? Si tranquillizzi il professore Galimi, entro pochi giorni, grazie al lavoro certosino ed infaticabile del Vicesindaco, Rocco Furiglio, vedrà i risultati e siamo certi che farà un manifesto pubblico per riconoscere il lavoro svolto. Infine se ne faccia una ragione se noi preferiamo essere “Comune dei Diritti” e non certo dei “favori”. Lo scrive in una nota stampa Rinascita per Cinquefrondi.

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