Reggio Calabria, festa della Liberazione: le istituzioni riunite alla Stele del Partigiano per le celebrazioni

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In prossimità della festa della Liberazione il 25 aprile, il Sindaco di Reggio Calabria Falcomatà ha incontrato il Presidente dell’Anpi per programmare la manifestazione che si svolgerà alla Stele del Partigiano e coinvolgerà le istituzioni

giuseppe falcomatà sindaco reggio calabria
Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

In vista delle celebrazioni del 25 aprile, festa della Liberazione, il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha incontrato il Presidente del Comitato Provinciale dell’Anpi, Sandro Vitale, per programmare la manifestazione che si svolgerà presso la Stele del Partigiano all’interno della Villa Comunale. Un luogo, che come il professore Vitale ha ricordato, citando proprio un articolo apparso, allora,  sulla stampa nazionale, era stato individuato dal compianto Sindaco Italo Falcomatà, quale simbolo per ricordare la Liberazione. E sarà proprio là, alla villa comunale, che si ritroveranno, giorno 25 aprile, tutte le istituzioni e i cittadini, per ricordare ciò che è stato, e riflettere sul valore della libertà e della sua difesa,  proprio in questo giorno  che riporta alla mente le lotte partigiane che hanno portato alla liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.

Ricordare il 25 aprile – dice il sindaco Falcomatàsignifica far conoscere, alle generazioni che non le hanno vissute, le lotte, le sofferenze e i sacrifici di quegli uomini e donne della Resistenza,  che si sono opposti alla dittatura e che hanno ridato all’Italia la libertà”. L’incontro è stato anche occasione per la consegna, da parte del Presidente Vitale di un volume dal titolo “Lydia Toraldo Serra e altre sindache democristiane nell’Italia della ricostruzione”. Un libro che, come da volontà della figlia della Sindaca, Raffaella, il Sindaco Falcomatà donerà alla Biblioteca Comunale cittadina e che, come ha sottolineato, il Presidente ANPI, rappresenta uno spaccato dell’immediato dopoguerra, quando alle prime elezioni libere del 1946, in cui per la prima volta votarono anche le donne, ben undici di esse, di cui tre calabresi, si candidarono e vennero elette.

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