Molise, l’Università delle Generazioni scrive al ministro Minniti: “attestati e contributi INPS pure per presidenti e scrutatori”

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L’Università delle Generazioni ha scritto al ministro dell’Interno Marco Minniti                                                               

FANIZZA GIUSEPPE

L’Università delle Generazioni ha scritto una lettera al ministro dell’Interno Marco Minniti per evidenziare alcune osservazioni ed avanzare proposte atte a migliorare un servizio tanto importante come quello dei seggi elettorali.  “L’associazione culturale ha inteso segnalare, per prima cosa, il fatto che non tutti i seggi siano accessibili ai disabili. Inoltre, sarebbe giusto assegnare i contributi previdenziali a tutti quei componenti che, non avendo ancora un lavoro legale, risultano precari o disoccupati (e sono la maggior parte). Pochi che pochi, i contributi INPS fungono anche da riconoscimento di un impegno notevole, visto  e considerato che il seggio lavora in media almeno 24 ore tra la vigilia ed il giorno delle elezioni. Inoltre, sarebbe pure logico e opportuno che a tutti i componenti il seggio elettorale venga poi dato un attestato ufficiale di “servizio” che abbia valore curriculare ed un punteggio in caso di partecipazione a concorsi pubblici, in base alle ore trascorse nel seggio tra vigilia, svolgimento elettorale e spoglio”, scrive l’Università.

“Riguardo la vigilia, l’Università delle Generazioni propone di realizzare, a cura di ogni sindaco, una cerimonia solenne di consegna ufficiale (e non unicamente burocratica) del materiale elettorale, che valga non soltanto come valore istituzionale ma soprattutto come momento di pedagogia sociale, in presenza pure di altri cittadini. Una cerimonia che sia come una “Festa della Costituzione” la quale permette la nostra democrazia rappresentativa. In tale occasione sarebbe utile ricordare con gratitudine tutti coloro che hanno sofferto e sono morti per giungere ad una delle migliori Carte costituzionali del mondo. Gli stessi sindaci farebbero pure bene a realizzare un’altra cerimonia solenne per consegnare la tessera elettorale ai cittadini che votano per la prima volta. Tale evento avrebbe un particolare significato simbolico (di vero passaggio alla maggiore età), civico e pedagogico, specie se avviene con la partecipazione delle famiglie, dei rappresentanti delle scuole e di altre espressioni sociali e comunitarie importanti. Sarebbe come effettuare la “Festa delle matricole” salutando così l’ingresso dei giovani nel mondo degli adulti e delle responsabilità socio-politiche ed istituzionali, affidando loro una copia della nostra Costituzione. Il ministro dell’Interno e i prefetti territoriali potrebbero prendere parte attiva in una delle sedi in cui avviene questa utilissima espressione di pedagogia sociale e di appartenenza democratica (il culto democratico). Nella cerimonia solenne della consegna del materiale elettorale, ai presidenti del seggio sarebbe utile affidare un segno distintivo (ad esempio una coccarda tricolore con lo stemma della Repubblica) dal momento che l’elettore, entrando nel seggio, ha diritto di individuare già visivamente chi ne è Presidente (distinguerlo adesso come adesso non è certo facile). Inoltre, sarebbe altamente simbolico consegnare una piantina del fiore “Non ti scordar di me” da esibire sul tavolo del seggio per significare l’attaccamento dei cittadini alla Costituzione e a coloro che l’hanno voluta storicamente e  ora la difendono quotidianamente”, prosegue.

“L’Università delle Generazioni chiede al ministro Minniti di voler predisporre  tutto ciò per le prossime Elezioni Europee del 2019, se non si fa in tempo ad organizzare ed esprimere tale nuova metodologia in occasione delle Elezioni regionali dell’imminente domenica 22 aprile in Molise e in Friuli Venezia Giulia. A proposito di ciò, viene rappresentata l’assoluta necessità di non usare più le aule scolastiche per posizionare i seggi elettorali, interrompendo così i ritmi del lavoro scolastico, a volte anche due volte in un anno come in questo 2018 per Molise e Friuli Venezia Giulia” conclude.

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