Elezioni Messina, Emilia Barrile candidata a sindaco: in 8 in corsa per Palazzo Zanca

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Elezioni Messina, la presidente del consiglio comunale presenta la sua candidatura a sindaco: “Se non mi vogliono me ne vado da sola”. In 8 in corsa per la fascia di primo cittadino

Applausi scroscianti questa mattina nel Salone delle Bandiere per Emilia Barrile. La presidente del consiglio comunale ha sciolto le riserve e ha comunicato alla città di essere in corsa per la sindacatura a Messina. “Io non sono un simbolo, sono Emilia- ha detto  davanti alla sala gremita-“Continuerò con la mia semplicità che può essere criticata da chi mi guarda dall’alto, ma me ne frego. Continuo quello che mi sono imposta nel 2003: mettermi in discussione per la mia città”. “Una scelta difficilissima, ma non ne voglio parlare- ha detto facendo riferimento alle recenti batoste inferte da Forza Italia alle regionali e poi alle politiche di aprile,  in cui è il partito l’ha esclusa dalle competizione. La presidente del consiglio comunale riparte da zero:  “Sono stata leale  e sono abituata a riazzerare tutto e ripartire. Sono pronta a riprendere la promessa che ho fatto alla mia città, io– ha detto- non mi sento meno degli altri.  Emilia c’è, se non mi vogliono me ne vado da sola“. Con Emilia Barrile, sale a tre il numero dei candidati del  centrodestra in corsa per Palazzo Zanca e arriva ad  8 la carica degli aspiranti sindaco,  che vede in corsa: il sindaco uscente Renato Accorinti, Dino Bramanti per il centrodestra, Pippo Trischitta, Cateno De Luca, Gaetano Sciacca per i cinquestelle, Antonio Saitta per il centrosinistra e Santi Daniele Zuccarello.

A meno di due mesi dal voto è difficile immaginare che il prossimo sindaco della città verrà eletto al primo turno. E se il  centrodestra si presenta frammentato, altrettanto vero è che né i cinquestelle con Sciacca, nè il centrosinistra, che si schiera con l’ex prorettore alla legalità Antonio Saitta,  sembrano in grado di vincere in prima battuta, visto che per vincere serve raggiungere il 40% delle preferenze. Scontato immaginare che il prossimo sindaco della città verrà eletto al ballottaggio. La frammentazione avrà un peso incisivo sul voto degli elettori,  a meno che qualcuno tra i candidati, tra cui la stessa Barrile,  non faccia un passo indietro alla vigilia delle elezioni. Difficile, se non impensabile, che lo faccia invece Pippo Trischitta, che prima ancora di abbandonare Forza Italia e lasciare il posto di consigliere comunale aveva dichiarato di “preferire perdere con dignità e onore”, piuttosto che sottostare alle logiche di partito. Convinto di correre in solitaria, salvo che non trovi qualcuno che sposi il programma di Missione Messina,  anche Santi Daniele Zuccarello, che in un post facebook scrive: “La mia giacchetta non può essere tirata, non voglio nessuna poltrona! Quando riconoscerò cooperazione e si comincerà a parlare di progetti concreti per la città, come quelli già esposti da “Missione Messina” il 10 marzo, allora potrò decidere di mettere a disposizione il movimento e le sue forze. Altrimenti come ho detto più volte, continuerò per la mia strada”. 

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