I comuni di Bova e Bova Marina effettuano un sopralluogo congiunto al Casello Agrappidà

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Casello Agrappidà. Sopralluogo congiunto dei comuni di Bova e Bova Marina per individuare una nuova destinazione d’uso

casello agrappidàUna nuova destinazione per il casello di Monte Agrappidà. E’ stato questo il motivo principale del sopralluogo che qualche giorno addietro ha visto i rappresentanti dei comuni di Bova e Bova Marina rappresentati nell’ordine del sindaco, Santo Casile, e dal commissario prefettizio Francesca Crea, coordinatrice della terna commissariale che guida il comune rivierasco da circa un anno.  Proprio dal comune di Bova marina, proprietario del suolo, è partita la richiesta di un sopralluogo congiunto presso la struttura del casello costruito nei primi anni 80 con fondi del comune di Bova in collaborazione con l’azienda forestale regionale. La struttura, da qualche tempo inutilizzata, insiste in territorio ricadente nel comune di Bova e nel recente passato è stata utilizzata dall’Afor quale azienda faunistica e vivaistica in collaborazione con il comune di Bova. Al sopralluogo erano presenti anche il vice sindaco Domenico Iriti e il responsabile dell’ufficio tecnico Francesco Romeo e per il comune di Bova Marina, Bruno Minniti e Santo Casile dell’Ufficio Tecnico. Per l’azienda Calabria Verde, il Direttore dei Lavori Felice Modafferi.

Tra le proposte di riqualificazione e riutilizzo avanzate sono emerse alcune possibilità tra cui la pubblicazione di avviso pubblico per l’affidamento in gestione a privati della struttura con annesso terreno di circa 30 ettari con l’obiettivo di creare le condizioni di ospitalità e degustazione dei prodotti tipici del luogo. Altra soluzione presa in considerazione è stata quella del ripristino con l’ausilio di personale operaio di Calabria Verde dell’azienda faunistica che diverrebbe punto di riferimento per visite alle scolaresche. L’importanza strategica della struttura in questione e la bellezza dei luoghi – sostengono in una nota i rappresentanti dei comuni – imprime una riflessione in tempi brevi, al fine di addivenire ad una soluzione che garantisca l’utilizzo della struttura scongiurandone il degrado, coniugandolo a quella che potrebbe essere un’ulteriore opportunità di sviluppo turistico per un territorio di straordinaria bellezza.

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