Salvini fa il pienone a Rosarno, dove la Lega ha superato il 12%: nella Piana dove da anni si tenta di convivere con l’immigrazione incontrollata l’ormai nuovo leader del Centro/Destra raccoglie l’abbraccio dei suoi sostenitori
Dopo Lamezia Terme, stasera Salvini s’è spostato a Rosarno nel suo tour post-elettorale. “Perchè io di voi non mi dimentico dopo le elezioni, sono qui e tornerò spesso” ha detto ai calabresi che hanno partecipato alle manifestazioni con Salvini. E Rosarno non è una scelta a caso. E’ il paese simbolo dell’immigrazione incontrollata, dove da anni migliaia di immigrati arrivano clandestinamente e vivono senza le minime misure igieniche per lavorare nei campi con una paga da fame per la raccolta degli agrumi della Piana.
Un bagno di folla, quello di Salvini in Calabria, accolto da centinaia e centinaia di persone, prima a Lamezia e poi nell'”inferno” di Rosarno dove il 4 marzo scorso la Lega ha ottenuto il 12,34%, un risultato stratosferico rispetto a quello di 5 anni fa. “Rosarno e’ conosciuta nel mondo non per la sua storia e la sua economia ma per gli immigrati” dice Salvini scatenando l’applauso di centinaia di sostenitori, pensando, forse, a quella che otto anni fa fu definita la “rivolta dei neri“, con scontri violenti tra migranti e abitanti di Rosarno, scatenati dal ferimento di due cittadini africani. Una polveriera, quella tra Rosarno e San Ferdinando che sembra sempre sul punto di esplodere.
Un “inferno” testimoniato dalle condizioni in cui i migranti sono costretti a vivere nella baraccopoli della vicina San Ferdinando. Un luogo in cui, il 27 gennaio scorso, un incendio ha mandato in cenere 200 tra tende e baracche portandosi via la vita di una 26enne nigeriana, Becky Moses, e ustionando gravemente un’altra donna di 27 anni. Una baraccopoli in cui, nel periodo invernale, si ritrovano a vivere anche 2000 persone. Una situazione di degrado alla quale non e’ riuscita a dare ristoro neanche la tendopoli “ufficiale” allestita a poche centinaia di metri e dotata di servizi e videosorveglianza dove vivono in 700.
“I primi razzisti – dice Salvini – sono a sinistra perche’ dicono siamo accoglienti ma non si rendono conto che quel tipo di accoglienza crea nuovi schiavi: 2 euro all’ora e’ schiavitu'”. Da qui, dunque, la scelta di venire a Rosarno perche’, aggiunge, “lavoro e clandestinita’ sono due fenomeni collegati. Se qui arrivano schiavi, i ragazzi calabresi scappano per cercare lavoro”. Il leader della Lega rilancia quindi l’idea di “Italia che ho in testa, che chiude le porte ai delinquenti e le apre a chi scappa davvero dalla guerra. Pero’ prima vengono gli italiani”. Rosarno per Salvini “e’ uno dei simboli delle contraddizioni di questo Paese, un posto dove il fenomeno dell’immigrazione ha causato grandi guasti”. Ed infine una promessa: “Rosarno e’ il luogo dove noi vogliamo costruire legalita’, lavoro stabile e soprattutto azioni di contrasto alla criminalita’ organizzata”. In vista anche delle elezioni regionali del prossimo anno alle quali la Lega intende partecipare per raggiungere l’obiettivo di “governare la Calabria. Spero – conclude Salvini – che una terra di tale bellezza come la Calabria possa attrarre con noi al governo i turisti che pagano non quelli che vengono qua per stare in albergo per essere pagati 35 euro al giorno”.