Rossano, Futur-e: ancora troppi interrogativi sul progetto ENEL

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Il progetto Futur-e lanciato da ENEL a Rossano continua ad essere un incognita con molte domande da parte dei lavoratori

enelLanciato dall’ENEL in grande stile e con grande enfasi, il progetto Futur-e a Rossano continua ad essere una grossa, immensa incognita. Le notizie frammentarie che circolano, spesso inattendibili e frutto della fame di lavoro che si respira a pieni polmoni, ma altrettanto spesso veritiere, continuano a tenere desta l’attenzione dei cittadini e dei lavoratori del circondario. Le notizie apparse sulla stampa di recente non sono certo tranquillizzanti per i lavoratori e la politica timidamente da segni di interessi sostanziali verso il sito della ex Centrale ENEL di Rossano, che per oltre quaranta anni ha dato energia elettrica al Paese ed utili importanti all’ex Ente Nazionale. La recente protesta dell’ex lavoratore della mensa aziendale è solo la punta di un iceberg che interessa centinaia di lavoratori e di giovani che continuano a sperare in una occasione di lavoro nella propria terra. Cosa aspetta l’azienda a far conoscere quale progetto si è aggiudicato il sito e che cosa verrà ne fuori? Cosa aspetta l’azienda a dire pubblicamente quanti lavoratori del circondario saranno interessati alla costruzione e/o demolizione dell’attuale struttura? Cosa aspetta la politica ad informare che tipo di attività verrà prodotta? Se solo si conoscessero queste notizie, anche i giovani, gli studenti, potrebbero indirizzare i propri studi nel settore produttivo che si andrà a creare. Niente di tutto ciò! L’azienda ENEL continua a navigare sotto traccia, la politica ad aspettare chissà che cosa ed i lavoratori aspettano che qualcuno si muova. “Si tratta di una situazione paradossale – dichiara il Segretario Generale della UILTEC calabrese Gino Campana – Tutti a tenere bassi i profili e dispensare promesse e speranza in prospettiva di un futuro roseo, dal punto di vista occupazionale. Molti pensano che questa strategia possa durare a lungo e continuano a prendere in giro giovani e disoccupati ma, posso garantire, conoscendo bene il territorio, che questa è solo la quiete prima della tempesta. Il tempo è scaduto – continua Campana Azienda, Amministrazione Comunale e Amministrazione Regionale dicano chiaramente quali sono i tempi affinché nel sito che ha visto impegnati migliaia di lavoratori nel recente passato, si ricominci con le attività. Il ritardo, rispetto ai tempi previsti, ha già oltrepassato qualsiasi tolleranza e non ci sono più margini” – conclude il Segretario della UILTEC.

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