Reggio Calabria, Ventura: “ricordiamo il maresciallo Gaetano Marrari”

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Reggio Calabria, Ventura: “ricordiamo il maresciallo Gaetano Marrari”

Il 17 marzo 1987 moriva un reggino insignito dallo Stato di Israele del titolo di “Giusto tra le Nazioni”, si tratta del maresciallo Gaetano Marrari, comandante del campo di concentramento di Ferramonti, un reggino a cui la Città ha dedicato una strada nel gennaio dello scorso anno presso il Rione Marconi, quartiere in cui ho a lungo vissuto e da cui da cinque anni sono costretto lontano. Il Marrari fu innanzitutto un soldato, il quale rispose per due volte all’appello della Patria sia nella guerra di Libia che nel primo conflitto mondiale.  Confluito in Polizia prestò servizio a Roma, facendo da spola tra Reggio e la Capitale, sino al 1941, anno in cui fu nominato comandante del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Il suo compito era quello di coordinare la sorveglianza interna con la gestione quotidiana degli internati. Nel compiere il proprio dovere, Gaetano Marrari cercò sempre di garantire una permanenza quanto più umana e decorosa a coloro che coattamente furono lì costretti dalle leggi raziali adottate dal regime fascista. In questa sua condotta esemplare questo maresciallo dimostra tutte le sue qualità umane di reggino ed italiano. Prima ancora del riconoscimento di Stato a “Giusto tra le Nazioni”, furono i suoi ex internati, a guerra conclusa, a testimoniare la bontà d’animo di quest’uomo. Numerose furono le lettere inviategli e le citazioni nella letteratura e diaristica ebraico israeliana che ne omaggiarono l’operato e la memoria. Il pubblicista reggino Tonino Nocera, in un suo volume di recente edizione, dal titolo “Rosh Shel Calabria”, documenta il come nel maggio 1950 l’allora ministro J.D. Ophen dell’agricoltura israeliana, trovandosi a Reggio per l’inaugurazione la Fiera Agrumaria, volle incontrarlo per conoscerlo e ringraziarlo per il comportamento tenuto nei confronti della comunità ebraica nell’ora più oscura della millenaria storia di questa fede religiosa.

Reggio annovera tra i suoi figli Gaetano Marrari, “Giusto tra le Nazioni”, uomo lige al dovere ed alla morale, personalità che merita di essere conosciuta e ricordata in Città, specialmente in date anche diverse da quelle ormai divenute canoniche. La memoria va esercitata quotidianamente, così come per quanto riguarda il rispetto della donna o l’orgoglio di essere italiani, cose che devono andare oltre il 27 gennaio, l’8 marzo od il 17 marzo, anniversario dell’Unità nazionale.

                                                                                          

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