Gioia Tauro, Imbalzano: “sulla ZES è necessario avere le risposte attese da tanti anni”
“Consideriamo l’istituzione della Zona Economica Speciale nel distretto portuale-logistico-industriale di Gioia Tauro la madre di tutte le battaglie messe in campo in questi anni e vinte dalla classe politica calabrese, per la reale possibilità di sviluppo dell’intera Regione e non solo della Città Metropolitana di Reggio, in quanto offre finalmente insostituibili vantaggi per almeno otto anni in termini di riduzione di oneri sociali, Irap, Ires, IMU, Tarsu ed importanti agevolazioni doganali. Gli unici vantaggi capaci di attrarre investimenti di grandi dimensioni, per non far rimanere il Porto prigioniero di un transhipment che da solo ha espresso solo una parte minima delle potenzialità dell’Area.” E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, già Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio Regionale nella scorsa legislatura. “Ma riteniamo che non ci possono essere indebite appropriazioni politiche di parte o primogeniture che nessuno intende rivendicare, se è vero come è vero che l’intero percorso non è decollato nel 2015, come leggiamo in qualche trionfalistico comunicato in queste ore, ma molto, molto prima. Ricordo, infatti a me stesso, che la proposta di provvedimento amministrativo n. 228/9^ di iniziativa della G.R. per l’Istituzione della ZES è stata licenziata all’unanimità dalla 2^ Commissione da me presieduta, e sulla base della mia relazione, nella seduta del 29 maggio 2013 ed approvata dal Consiglio Regionale, sempre sulla base di una mia relazione, nella successiva seduta utile” continua Candeloro Imbalzano.
“Proposta questa, divenuta bipartisan dopo l’analoga iniziativa della deputata PD Stefania Covello, unificata e discussa nelle Commissioni competenti del Parlamento. Vero è che in questa legislatura si è voluto approvare una nuova proposta di legge, il cui articolato riproduceva quasi in fotocopia la precedente iniziativa:un inutile pastrocchio che ha rischiato di ritardare l’approvazione dell’intero progetto”, aggiunge ancora Candeloro Imbalzano. “ Ora che finalmente è stato prima – gennaio 2018 – approvato il relativo DPCM ed oggi il necessario Piano di Sviluppo Strategico, urge accelerarne la sua attuazione, dando seguito agli investimenti nell’area del retro porto stanziati in buona parte con l’Accordo di Programma del settembre 2010. Solo così i 700 ettari dell’area direttamente interessati potranno diventare quel distretto logistico-industriale capace di sprigionare le enormi potenzialità insite in questo formidabile strumento di sviluppo quale è la ZES; solo così sarà possibile competere realmente con i porti più importanti del Mediterraneo, a partire di quello del Pireo, ed inserirsi, dopo il raddoppio del Canale di Suez nel mega progetto strategico cinese della “Via della Seta”, continua ancora Candeloro Imbalzano. “Ora, non ci sono più alibi per nessuno. E’ tempo di passare dalle parole ai fatti, per ridare ossigeno ad una economia, quella dalla 2^ Commissione da me presieduta, e sulla base della mia relazione, nella seduta del 29 maggio 2013 ed approvata dal Consiglio Regionale, sempre sulla base di una mia relazione, nella successiva seduta utile” continua Candeloro Imbalzano.