Elezioni, testimone di giustizia diventa deputata M5S: “Tolta Sicilia da mani malaffare”

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Elezioni, Piera Aiello vince nel collegio di Marsala, per lei il 51,19 per cento delle preferenze

M5S “Ci siamo ripresi la Sicilia, l’abbiamo tolta dalle mani del malaffare”. Piera Aiello, cognata di Rita Atria e testimone di giustizia, è stata eletta alla Camera nel collegio uninominale di Marsala tra le fila del M5s. Nella sua terra ha ottenuto un vero e proprio plebiscito, il 51,19 per cento delle preferenze, 77.950 voti. Un risultato che distacca di 20 punti percentuali la candidata di Forza Italia, Tiziana Pugliesi, ferma al 30,24 per cento (46.052 preferenze), lasciando la senatrice uscente del Pd Pamela Orrù, al terzo posto con 20.732 voti pari al 13,6 per cento dei consensi. “Sono allibita – dice all’Adnkronos Piera Aiello che da anni vive in una località segreta -. Sapevo che avremmo vinto, ma di certo non mi aspettavo queste percentuali: abbiamo fatto il botto”. Durante i giorni di campagna elettorale, tra un incontro e l’altro, sempre proteggendo il suo volto dagli scatti di fotografi e dalle telecamere delle tv Aiello ha incontrato giovani e anziani. “Soprattutto da questi ultimi non mi aspettavo tanto consenso – dice adesso -. Invece, questo voto è il segno che tra la gente c’è voglia di riscatto, di cambiamento”. Lo stesso desiderio di discontinuità che ha spinto la testimone di giustizia a scendere in campo con i pentastellati. “Ventisette anni fa – prosegue – ho detto basta alla mafia, ora a questo sistema dei partiti, un sistema vecchio e superato, fatto da gente inchiodata da 50 anni alle poltrone che ha sempre considerato la Sicilia un bacino di voti, in cui fare alla vigilia del voto promesse poi dimenticate”. Per Piera Aiello il trionfo dei Cinque Stelle nell’Isola non è frutto di un voto di protesta. “Il M5s ha dimostrato onestà e capacità – dice – e le stesse polemiche che hanno anticipato il voto hanno finito per dare ancora più visibilità al Movimento. Non abbiamo scheletri nell’armadio e chi sbaglia viene cacciato”. Tra i primi impegni in Parlamento c’è quello di portare dentro le Istituzioni la voce degli elettori. “I cittadini mi hanno dato fiducia e io non ho intenzione di deluderli. Le Istituzioni devono essere vicine alla gente, periodicamente tornerò in Sicilia per incontrare gli elettori e ascoltare le loro proposte”. “Ieri quando per la prima volta dopo 27 anni sono tornata a votare nella mia terra – conclude Piera Aiello – ho provato una grande commozione. Ho pianto. Mi sono sentita di nuovo a casa, mi sono ripresa una terra che mi hanno tolto e già quel semplice gesto, votare in Sicilia, per me è stata una grande vittoria”. (AdnKronos)

 

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