Reggio Calabria, lavori erosione costiera Bocale: ancora pericoli per la pubblica e privata incolumità [FOTO]

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 Reggio Calabria, la segnalazione del Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”, Vincenzo Crea: ” Pericoli lungo la via Bosco a Bocale”

bocale (1)Con nota dello scorso 28 gennaio si portava a conoscenza delle competenti Istituzioni che il transito dei camion che trasportano i massi per il ripristino dell’erosione costiera in località Bocale (RC)  aveva provocato  il dissesto  su  tutta  la  tratta della  tortuosa  stradina  via Bosco e la rottura di tubazioni idriche, con conseguenti allagamenti su tutta la tratta e davanti alle abitazioni. Sulla predetta via, punto di riferimento civico 29 la strada si è sprofondata per oltre un metro di conseguenza si è formato un lago davanti alle abitazioni e per ovviare ai disagi si è provveduto a canalizzare le acque verso il mare, ma la perdita non essendo stata ripristinata crea disservizi all’utenza e causa maggiore sprofondamento. Alcuni abitanti del luogo mi hanno manifestato forti preoccupazioni per un potenziale pericolo di folgorazione, giacché a loro dire da un palo in c.a., tra l’altro in stato di forte degrado con cavi penzolanti, si diparte un cavo elettrico che attraversando la strada fornirebbe energia elettrica ad un’abitazione fronti stante sulla cui area insiste una cassetta di servizio dell’ENEL. 

bocale (1)Atteso che, sempre a dire di alcuni abitanti, il cavo elettrico passerebbe sotto il manto stradale nell’area già dissestata, non si esclude che col transito dei camion si potrebbe spezzare il cavo e visto la presenza dell’acqua si potrebbero determinare conseguenze tragiche per i passanti, per folgorazione. Ritengo che il problema rappresentato, sebbene non si hanno ulteriori elementi, non va sottovalutato, pertanto si chiede all’Ente competente di voler disporre immediate verifiche ed in caso di riscontri positivi adottare da subito i provvedimenti che il caso richiede. Non ci si può esimere di estendere gli accertamenti a tuti i sotto servizi presenti sulla tratta percorsa dai camion. Un ulteriore elemento di pericolosità aggiunta è dato da un palo dell’illuminazione pubblica   pericolante situato sempre sulla stradina di via Bosco adiacente al civico 164, a circa 50 metri lato Sud dalla struttura balneare denominata “Sciao Beach”. Lo stato dell’arte dice che il palo è stato investito da qualche mezzo e va subito rimosso. Giova ripetere che la scelta di rifornimento da terra per questa tortuosa e stretta stradina è stata una scelta scellerata, pertanto rimangono ferme le richieste  avanzate  con la nota dello scorso  28 gennaio ovvero ripristinare il trasporto dei massi via mare come da progetto iniziale e così dare la possibilità a chi di competenza di ripristinare la stradina eliminando le perdite e i danni arrecati alle infrastrutture pubbliche e agli allacci privati nonché riasfaltare i tratti stradali danneggiati”. È quanto scrive in una nota Vincenzo Crea, Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” e Referente unico dell’Ancadic.

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