Messina, spopolano i video di Zuccarello sul web: “Io candidato sindaco? Ecco cosa farò alle elezioni”

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Zuccarello: “Messina ha bisogno di una squadra di livello, che esprima un  un ricambio generazionale”

Dalle elezioni regionali, passando per l’imminente chiamata alle urne di marzo e finendo con il voto di giugno delle amministrative. Da questa estate nella città dello Stretto si respira l’aria del rinnovamento, a Messina la campagna elettorale per le varie tornate va avanti ad oltranza.  E com’era prevedibile, ma, lasciatecelo dire, non con tanto anticipo, in ogni angolo della città subito dopo le regionali abbiamo visto comparire i primi manifesti elettorali per le elezioni amministrative di giugno. Una strategia di marketing politico a cui non ha voluto rinunciare il consigliere Trischitta e alla quale, a gran sorpresa, neanche il consigliere Zuccarello, uno dei consiglieri più social di Messina. 38 anni, una militanza politica iniziata quando era praticamente in fasce e un amore smisurato per la sua città, anche il consigliere non ha saputo resistere alla tentazione di disseminare per le vie di Messina i suoi manifesti elettorali. Così dalla zona nord alla zona sud, per qualche giorno sono apparsi i primi cartelloni con stampato il sorriso a 32 denti del presidente di Missione Messina, il movimento presentato al Monte di Pietà lo scorso 29 maggio. Quella del consigliere è stata certamente un’ottima pianificazione strategica in vista delle prossime amministrative, ma che ha lasciato nel dubbio gli elettori.

I suoi fan più sfegatati vorrebbero vederlo con la fascia tricolore di primo cittadino, mentre   il consigliere finora si era mantenuto sul vago.  Ultimamente, oltre alle dirette del sabato mattina, Zuccarello spopola sul web con un video in cui snocciola in pillole programmi e progetti da realizzare “se fosse sindaco” e allo stesso tempo però spiega di cosa si debba occupare un consigliere comunale, insomma: Zuccarello ha detto e non detto. Con dovizia di particolari il consigliere del gruppo misto ha spiegato però cosa farebbe per rimettere nell’immediato in sesto l’economia a Messina. Per Zuccarello il rilancio di Messina passa dai privati. Abbiamo capito che le imprese sono priorità del suo programma, che prevede: abbattimento delle imposte, utilizzo degli stalli blu per gli esercenti, silenzio-assenso sul Cosap, eliminazione della tassa sull’insegna pubblicitaria.  Zuccarello guarda alle cose concrete e facilmente realizzabili nell’immediato. “È inutile proporre alla città progetti faraonici– dice il consigliere – I Progetti di ampio respiro vanno bene con una task force che sia in grado di intercettare i finanziamenti e che poi sappia portarli avanti. Messina in questo momento ha bisogno di soluzioni semplici e fattibili, non di promesse elettorali che difficilmente verranno mantenute“.”Oggi– dice- il pubblico ha fallito su ogni singolo aspetto. Le cose possono svoltare, ne abbiamo avuto dimostrazione con la manifestazione di Natale a Piazza Cairoli“.

Il ragionamento di fondo è quello per cui oggi il turismo di questa città è basato sul crocierismo. Messina non è una città turistica, ma crocieristica e Zuccarello lo sa bene. Per questo, sullo stesso esempio di Messina Street Food Fest, il consigliere ha in mente un progetto per il recupero della zona portuale di Messina: istituire la fiera del gusto nei locali degli ex magazzini generali, attraverso un cambio di destinazione d’uso degli immobili.  Nel progetto c’è anche posto per un polo artistico. Quindi il primo passo da fare, spiega Zuccarello, è quello di ritornare a sfruttare al massimo la zona portuale. Come? Prima di tutto recuperando i rapporti con l’Autorità Portuale, successivamente, realizzando un info point all’interno del terminal dei croceristi, con cui tenere informati i turisti sulle offerte messe a disposizione dal comune e dei privati.   “L’info point-dichiara- sarebbe un ottimo strumento per dare un servizio a chi arriva in città e al contempo per salvare i turisti dall’aggressione degli abusivi che improvvisano servizi di trasporto”.  Per questo Zuccarello immagina pullman Atm da mettere a disposizione e che facciano da spola tra la zone nord e sud della città. Nei progetti del consigliere c’è poi spazio anche per il recupero dei tesori artistici di Messina, che affiderebbe alle associazioni e ai professionisti de settore. L’idea è quella di creare un polo turistico e storico anche all’interno di Palazzo Zanca, per riqualificare le mura antiche e che comprenda il Museo della Vara, l’Antiquarium e il Museo del terremoto. Secondo il consigliere occorre inoltre a destinare i proventi della tassa di soggiorno per attività e iniziative culturali e turistiche e non come è accaduto in passato per attività non pertinenti. Assolutamente condivisibili anche i progetti per le villette comunali: il consigliere propone di affidare le aree verdi ai privati, con libera fruibilità ai cittadini. Per Villa Dante suggerisce la possibilità di affidare alle federazioni sportive gli impianti sportivi.

Acquisizione della gestione del Polo Industriale IRSAP a Larderia:  “solo il Comune– dice Zuccarello- può gestire al meglio i capannoni presenti a Larderia, magari suddividendoli in modo da poter affittare ad aziende anche solo una parte del capannone e rendere accessibile anche l’affitto mensile“.

Particolare attenzione merita poi la questione canile: Zuccarello ha un debole per gli amici a quattro zampe ed esige un canile comunale. In primo luogo occorre risolvere l’annosa questione del canile di Don Blasco. La soluzione per il consigliere è la seguente: a Messina occorre un canile sanitario con convenzione Asl, grande abbastanza da eliminare i ricoveri abusivi. Nel programma del consigliere a privati ed associazioni anche gli altri immobili comunali in disuso sparsi in città: la soluzione è quella di fare un censimento di tutti i locali sparsi sul territorio e poi procedere alla cessione. La logica è la stessa per quel che riguarda il risanamento, altro tema inserito nell’agenda del consigliere: “prima di immaginare nuove case popolari, occorre immediatamente fare il censimento di tutti gli immobili comunali e verificare che all’interno non ci abitino abusivi. Una volta censiti gli immobili, si deve procedere all’assegnazione alle famiglie in graduatoria“. Sulla stessa lunghezza d’onda anche per ciò che riguarda lo stadio San Filippo: Zuccarello propone l’affidamento dello stadio alle società calcistiche, purché sia assicurato il mantenimento della squadra dello Stretto all’interno del calcio professionistico. L’obiettivo è quello di dare la possibilità di creare nello stadio un circuito economico, così da permettere alla squadra il mantenimento del livello professionistico. Nell’agenda del consigliere, oltre a questi punti, trovano spazio anche i progetti di più ampio respiro. “Ma per questi, dice Zuccarello, occorrerà avvalersi di una squadra di progettisti esperti, una squadra ad hoc” e in consigliere pensa di ingaggiare un ufficio di progettazione che si occupi del reperimento dei fondi europei, “una squadra di esperti che non siano dipendenti comunali e che verrebbero remunerati a progetto realizzato e accettato“.

A questo punto, vi domanderete: ma alla fine, Zuccarello si candida o no a sindaco? Ecco cosa ci ha risposto:

Il 10 marzo presenterò la mia squadra e il mio programma al Teatro Vittorio Emanuele.  Presenterò la mia lista e se non ci sarà una quadra con un candidato a sindaco continuerò a portare avanti la mia candidatura a primo cittadino con Missione Messina”. Zuccarello sa bene di poter essere una risorsa, ma anche un nemico: “sono aperto alle possibilità di fermarmi solamente se tutti i miei punti di programma saranno riconosciuti da un’ ipotetica giunta o candidato a sindaco”.   “Il mio-dichiara- non è ricatto o una provocazione, sono disponibile a sedermi e parlare delle mie idee ed anche a mettermi da parte, purché siano condivise. Se non dovesse essere cosi, porterò avanti le mie linee programmatiche da solo. Può essere uno scontro contro un muro, un lancio nel vuoto. Uscirò dalla scena politica? Chi lo sa. Sicuramente, nel caso in cui non ci sarà una quadra, si andrà alle elezioni tutti frammentati.  A mio avviso, la città ha bisogno di una giunta che cerchi di mettere d’accordo tutti, che non faccia prevaricare nessuno. A Palazzo Zanca deve esserci una figura tecnica, non vecchia, e al seguito una giunta di livello, senza colore politico,  espressione di un vero ricambio generazionale. Io– ci dice- non farò parte dei vecchi o di chi cerca un posto al sole solo per benefici personali. Ad ogni modo– conclude- si vedrà dopo le elezioni del 4 marzo”. 

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