Messina Servizi Bene Comune, ok all’usufrutto del ramo d’azienda. FP CGIL: ”A dispetto di chi ha remato contro, la nuova società è realtà”

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Per CGIL ed FP CGIL dietro l’ok del Tribunale fallimentare è il frutto della decisione responsabilmente presa dagli oltre 300 lavoratori che sottoscrivendo transazioni individuali con la Messinambiente, hanno reso possibile “la nascita di una nuova società pubblica, pulita e non caricata di debiti”

messinambienteDietro la decisione della sezione fallimentare del Tribunale di Messina che ha dato l’ok all’usufrutto del ramo d’azienda dalla Messinambiente alla Messina Servizi Bene Comune, c’è il buonsenso di quegli oltre 300 lavoratori che sottoscrivendo transazioni individuali con la Messinambiente, hanno reso possibile la nascita di una nuova società pubblica, pulita e non caricata di debiti e a cui oggi, la città intera, dovrebbe dire grazie”. Questo il commento della segretaria confederale, Clara Crocé, del segretario della FP CGIL di Messina, Francesco Fucile e del segretario con delega all’igiene ambientale, Carmelo Pino, a seguito dalla sentenza del Tribunale fallimentare, un verdetto “che adesso apre ai dipendenti sottoscrittori della conciliazione, l’assunzione diretta alla Messina servizi, evitando qualsiasi passaggio intermedio tramite SRR. E’ proprio a questi lavoratori – continuano i dirigenti sindacali – che in questi mesi hanno vissuto la seria preoccupazione di veder messo in discussione il loro futuro occupazionale, a causa del pericolo, che evidentemente però non tutte le organizzazioni sindacali hanno mostrato considerare tale, della privatizzazione del servizio, che deve essere rivolto un plauso per la pazienza e la fiducia dimostrata. A dispetto di quanti, in questi concitati mesi di trattative hanno remato contro la nascita della nuova società pubblica – concludono Crocè, Fucile e Pino – i risultati sono arrivati, i lavoratori sono stati tutelati e i loro diritti garantiti”.

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