Messina: i ragazzi del Majorana incontrano lo scrittore Davide Enia

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Gli studenti del Majorana hanno incontrato a Messina lo scrittore Davide Enia,  autore del libro “Appunti per un naufragio”

Con il coordinamento delle docenti Chillè e Scaffidi e la collaborazione della libreria Bonanzinga di Messina, martedì 27 febbraio le classi IV B BS, III ACR, V ATL, V D BA, III C BS, III B BS, III A CM, IV A CM dell’Istituto Majorana hanno incontrato lo scrittore Davide Enia e discusso sul suo ultimo libro “Appunti per un naufragio”. Enia, palermitano, è autore giovane, con un passato di esperienze come attore e regista teatrale e quattro pubblicazioni. Il tema del volume sono le migrazioni nel Mediterraneo. Al centro Lampedusa, isola simbolo. Il romanzo è una storia-testimonianza di traversate tragiche e di morti; una storia generale che investe anche vicende personali. Dopo i saluti del Dirigente Vadalà, i ragazzi hanno presentato il tema del “viaggio per necessità”. Immagini, video e letture su un passato che ha toccato anche il popolo italiano. Viaggi lunghissimi per treno e nave, storie di migranti e sofferenze, di relazioni da ricreare, di lingue imbrogliate. I ragazzi hanno utilizzato una comunicazione multimediale. Con la guida dei docenti hanno integrato immagini da film, fotografie, musica e testi in una scaletta avvincente. Il mito di Europa, il coro del Nabucco, una sequenza di Nuovo Mondo di Crialese; Renzo e Lucia con l’Addio ai monti dai Promessi Sposi; da ultimo il monologo di Favino al Festival di Sanremo. I ragazzi hanno cucito una trama di rimandi intorno al tema prima di leggere alcuni passaggi del libro. Storie di persone e luoghi che si intrecciano con quelle dell’autore; il suo rapporto con il padre e lo zio, rivissuto e ritrovato alla luce dell’esperienza sull’isola. Davide Enia ha ringraziato e ha risposto alle domande. Ha parlato del senso del racconto che gli scattato quando è riuscito ad accedere alle testimonianze di prima mano di chi aveva ritrovato il peschereccio del naufragio del 2013. Ci ha detto di quell’arrivugghiu che torceva le budella dei marinai e pure le sue. Ha parlato di Lampedusa intesa come simbolo di morte per molti europei, ma ha ribadito, di contro, che l’isola è, a tutti gli effetti, il luogo della seconda nascita e dell’accoglienza per una generazione giovanissima. Il pubblico ha ascoltato con estrema attenzione. Il Dirigente, dopo due ore di confronto proficuo, ha chiuso l’incontro ringraziando l’autore, i ragazzi e i docenti

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