L’Unione Nazionale Consumatori chiede al Comune di Melito di Porto Salvo l’annullamento delle fatture relative al servizio idrico
“Nella stessa relazione esplicativa della rimodulazione del servizio tariffario relativo al periodo regolatorio, dal 2012 al 2015, viene espressamente indicato che “Fino alle competenze relative all’anno 2015 il gestore ha fatturato/ fatturerà considerando i consumi da minimo impiegato, senza tener conto delle fatture reali, poiché le stesse non risultano acquisite o, talune volte, sono imprecise” E’ evidente dunque, che tutti i calcoli dei consumi effettuati sino a tali annualità risultano viziati ab origine e come tali rendono annullabili le relative richieste di pagamento. Inoltre, del tutto illegittimi sono gli aumenti che L’Ente Comunale ha arbitrariamente applicato. Infatti, con riferimento all’aumento spropositato delle tariffe del servizio idrico, occorre precisare che per le tariffe delle utenze non domestiche approvate con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 28/02/2012 e mai modificate con successive deliberazioni di giunta per gli anni 2014, 2015, 2016 il Comune, inopinatamente per tali anni e per tutte le categorie contemplate applica un aumento ingiustificato dello 0,20 €/Mc. Per quanto riguarda invece le utenze domestiche, l’Ente Comunale ha aumentato illegittimamente con decorrenza 01/01/2014 le relative tariffe, nonostante la mancanza dei necessari presupposti e contravvenendo a quanto in merito statuito dall’AEEGSI con delibera n° 577/2014. In virtù di tale delibera il comune di Melito Porto Salvo era escluso dall’aggiornamento tariffario sia perché incluso nell’elenco “D” allegato alla delibera dell’Autorità, sia perché non aveva eliminato la fatturazione del minimo impegnato, sia perché non aveva approvato la “Carta dei Servizi”, che, veniva approvata solo in seguito e precisamente in data gennaio 2016″.
“La mancata adozione di una carta dei servizi conforme alla normativa in vigore, rende illegittima l’applicazione del deposito cauzionale, ricordiamo infatti che essa e’ uno strumento di informazione e comunicazione molto importante, poiché permette a tutti i cittadini di tutelare i propri diritti, di conoscere la qualità dell’acqua e di contribuire al miglioramento del servizio idrico esercitando diritti e prerogative dell’utenza. Ma come se tutto ciò non bastasse ad inficiare di nullità le fatture emesse, si evidenzia l’ulteriore illegittimità dell’errata applicazione delle tariffe del servizio idrico, che non sono quelle determinate con la deliberazione della Giunta Comunale n. 91 del 26/04/2016, ma sono state calcolate applicando erroneamente e in maniera del tutto illegittima, le tariffe contenute nella Relazione esplicativa della rimodulazione del servizio tariffario relativo al periodo regolatorio, dal 2012 al 2015, che certamente non potevano essere applicate con riferimento all’anno 2016. L’Unione Nazionale Consumatori Calabria diffida il Comune di Melito P.Salvo, al fine di evitare prevedibili contenziosi di annullare le fatture emesse ricalcolando l’intera tariffazione del servizio idrico integrato, riservandosi in ordine al prosieguo, ogni e conseguenziale azione in merito sia dinanzi all’Autorità per il servizio elettrico, gas e servizio idrico, sia dinanzi all’Autorità Giudiziaria competente” conclude.