Il Cis promuove “Giovanni Leone: l’agnello sacrificale sull’altare del compromesso storico”

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Nel contesto del ciclo di conferenze sul tema “I Presidenti della Repubblica dalle origini ai giorni nostri”, venerdì 16 febbraio, alle ore 16:45 presso la Biblioteca comunale “P. De Nava” – Reggio Calabria, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria – CIS promuove l’ottavo incontro “Giovanni Leone: l’agnello sacrificale sull’altare del compromesso storico”.  Relazionerà il prof. Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere titolare dell’Organo centrale di Sicurezza Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, componente del Comitato Scientifico del CIS. Giovanni Leone , principe dei penalisti e Uomo di ineguagliato acume ed umanità, dette testimonianza di un servizio generoso reso alle Istituzioni fino all’annullamento  di se stesso. Alla Costituente si occupò della Magistratura,garante dei valori di libertà, giustizia sociale, sentimento della giustizia sostanziale. Fu fautore della separazione del ruolo del PM da quello del Giudice e dell’indipendenza di quest’ultimo “da ingerenze politiche, da suggestioni sociali e culturali”. L’indipendenza dell’Ordine giudiziario andava garantita anche nei confronti dell’Esecutivo. Nominato Presidente della Repubblica nel 1971, nel suo primo messaggio auspicò una stabile pace sociale, ripudiando il metodo della violenza e dell’intolleranza. L’ultimo anno del suo settennato fu segnato dall’assassinio di Moro che avrebbe voluto salvare graziando una terrorista assai malata; ma il giorno dopo tale decisione Moro fu trovato assassinato. Un’orchestrata campagna per la morte civile di Leone portò alle sue dimissioni dal Quirinale, con accuse tanto fantasiose quanto infamanti.

 

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