Il cimitero del Bergamotto

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Reggio Calabria è una splendida realtà soffocata sempre più dall’assurdo!

degradoReggio è una città ancora “provincialotta” anche se “metropolitana”. Una volta ci si conosceva vicendevolmente un po’ tutti. Oggi, per via dei social, anche la conoscenza tra condomini è virtuale ma ancora, per fortuna, in parte. Ecco, sollecitato proprio da un vicino, mi piace far mia la sua istanza afferente la dismessa fabbrica per la lavorazione del bergamotto. Ciò che ne rimane si trova nel popolare rione San Giorgio fuori le mura, Il quartiere che costeggia l’argine sinistro del Calopinace, dove le “bretelle” costituiscono il chilometro per le prove libere di formula 1, nonostante la segnaletica imponga il limite massimo di velocità di cinquanta chilometri orari e il greto del torrente che “ospita” fitti canneti, fichi d’india, carcasse di lavatrici (il solito imbecille lascia sempre traccia) e molto altro ancora. Dall’altra parte il Viale Europa, triste, abbandonato, pericoloso, con una segnaletica orizzontale da virtuosismo dell’ideatore e scarsamente illuminato. Cosa accadrebbe lungo questo Viale se la “scossetta tellurica” registrasse una magnitudo seria? Il riferimento non è poi così tanto velato! Ma questa è un’altra storia! Proprio in quest’area abbandonata, dicevo, e individuata impropriamente e incivilmente come discarica non solo di pattume, molti cittadini nel corso degli anni (da quasi trenta dalla chiusura dello stabilimento per l’estrazione dell’essenza del bergamotto), l’hanno immaginata con spazi e attrezzature per la fruizione di grandi e piccoli. Invece, è “il imitero del Bargamotto”. Nulla di tutto questo si è ancora fatto (si farà e quando?) Non mi sembra il caso di additare nessuno come responsabile di tale degrado, per il sol fatto che si andrebbe a riempire questa pagina di nomi e personaggi politici che hanno “amministrato” questa città o che fanno “passerelle” promosse e organizzate anche da chi farebbe meglio se si dedicasse a fare “pop theology” piuttosto che questo! Fatto è che gli abitanti del popoloso quartiere vivono in costante disagio e in stato di allerta incendi (non si contano più gli interventi dei Vigili del Fuoco). Occorrerebbe disporre una pulizia approfondita e seguita dalla necessaria disinfestazione del luogo. Troppo? No. Normale amministrazione: se la sia fa! Nicola Giunta ricorda ancor oggi che la politica dei politicanti di Reggio é quella “du stratuni” (il riferimento era ed è al solo C.so Garibaldi)! In umiltà, mi sembra proprio il caso di evidenziare che “Reggio Calabria è una splendida realtà soffocata sempre più dall’assurdo!”

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