Discarica di Mazzarrà, il sindaco Crimi: “Pronti a portare in tutte le sedi istituzionali il nostro grido di protesta”

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Discarica di Mazzarrà, il sindaco Crimi chiama a raccolta i cittadini: “Dobbiamo unirci affinchè in tutte le sedi istituzionali arrivi il nostro grido di protesta”

Discarica-di-Mazzarra-SantAndreaDa anni la comunità è costretta a patire gli effetti nefasti di un ecomostro che troneggia sul costone prospiciente l’alveo del torrente Mazzarrà. E’ imponente con la sua massa abnorme dimorante a poche centinaia di metri dal centro abitato di Furnari. A guardarlo attentamente incute paura e angoscia e nel contempo ammonisce le coscienze pulite. A causa della totale assenza di manutenzione– spiega il sindaco Maurizio Crimi– tutti sanno che l’invaso costantemente trasuda veleno (percolato) aggravato dall’inerzia e dalla negligenza umana riconducibile alla colpevole non messa in sicurezza di tutto il sito. Inoltre– si legge nella nota- c’è un concreto rischio di crollo derivante dalle possibili avversità atmosferiche di piogge torrenziali che posso finire per trasportare milioni di metri cubi di “monnezza putrefatta” direttamente nell’alveo del Torrente Mazzarrá inquinando irrimediabilmente le falde che alimentano l’approvvigionamento idrico del Comune di Furnari. La stessa Tirreno Ambiente– prosegue- ha dovuto constatare che l’eccessivo cumulo di rifiuti in altezza ha determinato instabilità e relativa frattura che taglia diagonalmente l’abbancamento. Il 3 Novembre 2014, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto e il Nucleo Operativo Ecologico su disposizione del GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto hanno eseguito il sequestro della discarica di Tirrenoambiente. Le violazioni di legge e i reati ipotizzati sono molteplici. Infatti, il TAR ha rigettato il ricorso presentato da Tirreno Ambiente contro le decisioni e le determinazioni con la revoca delle autorizzazioni dell’Assessorato Territorio e Ambiente assunte nel corso delle diverse conferenze di servizio. Dalla data di sequestro sono trascorsi più di tre anni e non si riesce a mettere in sicurezza il mostro discarica di cui si è servita mezza Sicilia e per alcuni periodi anche altre regioni. Per oltre un decennio- aggiunge il sindaco- i cittadini di Furnari e della zona a Valle del sito come Vigliatore e Tonnarella hanno subito impotenti le angherie di chi d’imperio e senza rispetto ha avvelenato l’aria che si respirava e tutta la zona. E’ a rischio la incolumità delle persone. Da ultimo, dalla stampa si apprendono le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Mazzarrá Sant’Andrea Prof. Carmelo Pietrafitta il quale intenderebbe riportare il sito agli antichi splendori con la compartecipazione di soci privati presenti in Tirrenoambiente o attingendo a finanziamenti pubblici per la realizzazione in loco dell’impianto di trasformazione dei rifiuti differenziati in biogas e biometano nonché della ristrutturazione della rete di captazione di n. 2 impianti uno per la riconversione del biogas in energia e l’altro per la lavorazione del percolato . Anziché pensare a redigere un progetto idoneo di messa in sicurezza della discarica, a seguito delle osservazioni formulate dalla Regione Sicilia in risposta al primo progetto presentato con evidenti carenze, garantendo in questa maniera i diritti e la salute dei cittadini dei paesi appestati dalla discarica, la Tirreno Ambiente di cui il il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea è azionista di maggioranza pensano, con l’attivazione degli impianti di biostabilizzazione dei rifiuti (impianto citato dal Sindaco Dott. Pietrafitta ma non dall’Amministratore Sonia Alfano) e del percolato, di ridare nuova e lunga vita a questo infausto sito che come si ricorderà a tutt’oggi è sottoposto a provvedimento di sequestro giudiziario. La messa in sicurezza e la gestione post mortem della discarica, per la quale la Tirreno Ambiente ha già riscosso e dilapidato i soldi dai cittadini, sono le uniche cose da farsi con urgenza atteso che la salute dei cittadini è preminente. Furnari e la sua gente hanno già subito e pagato un caro prezzo per la realizzazione e la gestione della discarica e non sono più disposti a tollerare null’altro.  I cittadini di Furnari– commenta il sindaco- ora sono stanchi di subire le volontà altrui e per tale ragione, così come hanno già fatto qualche anno addietro con successo contro la realizzazione di un impianto a bio massa in C.da Maraffino, si opporranno e promuoveranno tutte le azioni politiche e ove occorra giudiziarie, manifestazioni di ogni genere alla creazione di qualsiasi impianto nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Chiedo– continua Crimi- la Vostra adesione e condivisione a questa battaglia in nome del diritto inalienabile alla salute pubblica dei Furnaresi e di tutti i cittadini dei paesi vicini. Dobbiamo unirci affinchè in tutte le sedi istituzionali preposte arrivi il nostro grido di protesta. Come già hanno fatto nella manifestazione del 27 agosto 2107 che ha visto una grandissima partecipazione, i cittadini e le associazioni del comprensorio sono pronti alla mobilitazione collettiva di protesta e di opposizione ove si intenda avviare qualsiasi attività sul sito di C.da Zuppà”.  Pertanto il primo cittadino di Furnari formale invito a partecipare all’incontro che si terrà giorno 17/02/2018 ore 17:00 a Palazzo Marziani nel Comune . Lo scopo dell’incontro– spiega- oltre a sensibilizzare le coscienze, ove ve ne fosse bisogno, è quello di condividere un documento da tutti i partecipanti da inoltrare al Presidente della Regione affinchè abbia conoscenza delle resistenze a cui andrà incontro qualora volesse assecondare l’istituzione di impianti di trattamento su larga scala. Che sappiano”.

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