Carnevale 2018 tradizionale in piazza a San Salvatore (RC)

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Nel borgo collinare reggino infatti, sembra che il tempo non sia trascorso, in quanto il Carnevale li festeggiato, organizzato a cura della Pro Loco Reggio Calabria San Salvatore, è uno dei pochi ad aver conservato integralmente la tradizione agro-pastorale da cui deriva

Martedì 13 febbraio p.v. a San Salvatore (RC), a partire dalle ore 14.30 sino a tarda sera si festeggerà il “Carnevale tradizionale in piazza”, un appuntamento da non perdere, per tutti coloro che volessero conoscere un Carnevale insolito e diverso da quello a cui siamo abituati, ma che in realtà appartiene alle più profonde tradizioni storiche calabresi. Nel borgo collinare reggino infatti, sembra che il tempo non sia trascorso, in quanto il Carnevale li festeggiato, organizzato a cura della Pro Loco Reggio Calabria San Salvatore, è uno dei pochi ad aver conservato integralmente la tradizione agro-pastorale da cui deriva. La festa si svolge nel giorno del Martedi grasso, secondo un rituale rimasto invariato nel corso degli anni. Sin dal primo pomeriggio infatti, le strade del paese si riempiono di maschere, i cosiddetti mascarati, travestiti con vecchi abiti dimessi e originali, che sfilano in un corteo al suono di zampogne e tamburello, guidati dal capo maschera u puddicinedda, anch’esso travestito ma col viso scoperto. Le maschere tradizionali sono realizzate con materiali poveri e di riciclo, come stracci e catene, frutto della fantasia degli abitanti. Spesso, attraverso una pungente satira, raccontano episodi politici o di attualità, ma rimandano anche a miti leggende di origine agro-pastorale. Il corteo percorre tutto il paese e si sofferma ad ogni piazza per danzare, guidati dall’occhio vigile di un altro importante protagonista che è u mastru i ballu, che insieme u puddicinedda invita i mascarati a farsi nu giru a fora u primu (ballo tradizionale della area calabrese). Il tutto è accompagnato dalle farse. Ospite fondamentale di tutto il corteo sarà il Re Carnevale, costituito da un pupazzo di paglia che viene tenuto in trono e fatto girare per il paese. A fine corteo, tutte le maschere si fermano nella piazza più grande del paese, mostrando finalmente il loro viso, e raggruppandosi in cerchio assistono al rogo del pupazzo continuando a danzare per il resto della serata al suono di tarantella. Al termine delle danze tutte le maschere ormai smascherate, si rifocillano agli appositi stand della Pro Loco che distribuiscono la pietanza tradizionale dell’occasione: “le polpette”. Lo storico Orlando Sorgonà, in una sua pubblicazione, rintraccia origini greco- latine in quello che è il carnevale di San Salvatore. Per saperne di più vi invitiamo a visitare il sito web dell’associazione: www.prolocosansalvatore.rc.it e naturalmente  a non perdere questo appuntamento, che come ogni anno rinnova e mantiene una rilevante ed identitaria tradizione secolare.

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