Sprar in Sicilia, finanziato il progetto per Tusa: il Comune accoglierà 12 ospiti

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Il Ministero dell’Interno finanzia il progetti Sprar:  le somme assegnate al comune di Tusa verranno utilizzate per il pagamento dei canoni di locazione per la sistemazione dei 12 “ospiti” in piccoli nuclei

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Finanziato dal Ministero dell’Interno, con il decreto del 28/12/2017, i progetti SPRAR di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati presentati nella finestra che andava a scadere nel novembre 2017. I comuni che hanno ottenuto il finanziamento in tutta Italia sono stati 171, il comune di Tusa si è piazzato al 35°,  mentre in Sicilia sono stati 5 ed 1 nella città metropolitana di Messina. Il progetto è stato ideato dal sindaco Angelo Tudisca e redatto e curato dai dipendenti comunali è stato previsto per il triennio 2018/2002, è stato finanziato per un importo annuale  di 218.860,70 euro, al quale dovrà essere aggiunta la quota di compartecipazione pari ad euro 12.885,07. Lo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) è un sistema organizzato per la gestione dell’accoglienza di stranieri che entrano sul territorio nazionale come richiedenti asilo a cui, in ottemperanza agli accordi tra stati, va riconosciuta la protezione internazionale nell’attesa che sia verificato il possesso dei requisiti per la concessione dello stato di rifugiato. È stato istituito in seguito a un protocollo stipulato tra Ministero dell’Interno, ANCI e Alto Commissariato Onu per i Rifugiati. L’intera rete è coordinata e monitorata da un Servizio Centrale gestito da ANCI in convenzione con il Ministero dell’Interno. Lo SPRAR garantisce la proporzionalità della ripartizione di persone straniere in relazione alla popolazione residente e si differenzia dai CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), che invece non tengono conto di tale criterio. Nel caso del Comune di Tusa è stata prevista l’accoglienza e la sistemazione di piccoli nuclei familiari, per un numero massimo di 12 persone. Lo Sprar prevede un’accoglienza secondaria perché verranno accolti solo coloro i quali già abbiamo avuto un prima assistenza post sbarco. Molto soddisfatto il Sindaco Tudisca: “come da impegno assunto il Prefetto abbiamo redatto un progetto di altissima qualità che, a differenza di altri, ha previsto che il Comune sarà coattuatore delle azioni previste per rendere l’accoglienza dei nostri fratelli stranieri degna di tal nome. Sin dalla prima convocazione in Prefettura ho garantito che il Comune di Tusa avrebbe rispettato gli impegni assunti dall’Anci con il Ministero dell’Interno, conscio che ho la grande fortuna di amministrare una comunità che ha sempre dato prova di avere un grande senso di accoglienza ed ha sempre favorito lo scambio interculturale tra e con l’etnie presenti nel territorio. Ho il dovere di ringraziare i dipendenti comunali che con abnegazione, sacrifico e tanto senso del dovere hanno lavorato alacremente per rispettare la scadenza fissata dal Ministero sia per la stesura del progetto che ribadisco verrà coogestito dal Comune. Non è secondario osservare che l’adesione al sistema SPRAR è l’unico modo per evitare speculazioni e consente al Comune di gestire  e governare la presenza di stranieri sul proprio territorio, atteso che permette di usufruire della clausola di salvaguardia, che prevede l’esenzione dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza da parte dello Stato evitando, quindi, arrivi incontrollati e incontrollabili. Ritengo che i cittadini tusani ancora una volta sapranno distinguersi e coglieranno l’occasione quale una nuova forma di sviluppo non solo economica ma anche e soprattutto di arricchimento culturale”. Le somme assegnate al comune verranno utilizzate per il pagamento dei canoni di locazione per la sistemazione dei 12 “ospiti” in piccoli nuclei; per le spese di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare.

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