Nasce la “Reale Banda della Città Metropolitana di Reggio Calabria”

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Nasce la  “Reale Banda della città metropolitana di Reggio Calabria”, gli elementi provengono da tutto il territorio metropolitano, ma anche da altri centri della Calabria e della vicina Sicilia

È nata la “Banda della città metropolitana di Reggio Calabria“, istituita dalla Reale Accademia Filarmonica di Gerace ai sensi dell’art.4 dello statuto: ne ha dato notizia il presidente Giacomo Oliva durante l’applauditissimo concerto di domenica scorsa in piazza Paolo Orsi, all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Una ufficializzazione avvenuta sotto la benedizione del maestro Riccardo Muti, che appresa la notizia dal consigliere metropolitano Lamberti Castronuovo, ha inviato in diretta un messaggio dove si è detto “profondamente commosso” dal progetto musicale e formativo che vede protagonisti questi ragazzi. Il concerto si è infatti inserito nel progetto “Alla ricoperta della identità culturale”, cofinanziato dalla regione Calabria per la valorizzazione del sistema dei Beni Culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale calabrese nel 2017.

La Banda della Città Metropolitana, è composta da 33 ragazzi, diretti dal maestro Liliya Byelyera, diplomata in composizione e direzione d’orchestra tradizionale russa, già direttrice del coro del patriarcato di Kiev. Gli elementi provengono da tutto il territorio metropolitano, ma anche da altri centri della Calabria e della vicina Sicilia, tutti uniti dalla passione per la musica e dalla grande voglia di riscoperta della propria identità culturale che porti questa terra al vero cambiamento. Le caratteristiche divise sono una riproduzione fedele al reale decreto del 1841 che regolarizzava le bande musicali del Regno delle Due Sicilie,  assimilate tutte alla guardie nazionali. “Le uniformi” ha sottolineato Giacomo Oliva, che è stato l’ideatore del progetto, “rappresentano non solo la conoscenza della propria storia, ma anche la rivalutazione e  i valori che danno il senso della bellezza, della disciplina e dell’ordine che i componenti  vogliono portare avanti, quale segno di vero cambiamento culturale di questa società calabrese per sconfiggere la mentalità mafiosa”.  La Banda si esibisce in concerti, in occasioni di parate militari, di cerimonie commemorative ed è a disposizione anche delle istituzioni che ne facciano richiesta. Molto intensi sono stati anche gli interventi degli ospiti della serata: Eduardo Lamberti Castronuovo ha sottolineato l’importanza dei giovani che nonostante la dura realtà nella quale viviamo credono ancora nella cultura, un’arma che per funzionare non ha bisogno di cattiverie e malizie ma di passione e forza di volontà, valori che ad oggi, le nuove generazioni hanno il dovere di portare avanti. Ha voluto approfondire il tema dei giovani nella nostra terra anche il professor Amato, docente universitario in Storia moderna e contemporanea, che ha evidenziato la valenza storica del progetto che punta alla valorizzazione della memoria. All’ombra dei Bronzi, tra le note dei brani dei più grandi compositori italiani e stranieri del ‘800 e del ‘900, e tra gli applausi del pubblico, si sono esibiti dei ragazzi che credono nelle loro capacità,nei loro sogni e nel loro motto che dovrebbe rimanere ben impresso nella mente dei giovani, non solo del Meridione.  ‘’Conosci bene la storia della tua terra, affinché nella fedeltà e nella giovinezza possa costruire il tuo futuro’’.

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