Ponte Messina, Accorinti: “follia inutile e costosa, vecchio spot pubblicitario”

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Ponte Messina, Accorinti: “follia inutile e costosa, vecchio spot pubblicitario”

accorinti 4Il Ponte sullo Stretto? “Una follia sotto ogni punto di vista“. Di più. “Un’opera inutile, devastante e costosissima: tre chilometri di cemento in un deserto trasportistico”. Il sindaco di Messina, Renato Accorinti, ribadisce con l’Adnkronos la sua contrarietà all’opera dopo l’apertura di ieri del governatore Nello Musumeci, che all’Ars, per il suo discorso programmatico, ha spiegato che essere favorevoli all’infrastruttura “non è una vergogna”. Anche se l’opera “importante”, ha subito puntualizzato, non è, però, “la più importante” all’attenzione del nuovo esecutivo. Quel progetto il primo cittadino, attivista pacifista e fondatore del movimento ‘No Ponte’, lo ha studiato nei minimi dettagli. Sotto ogni punto di vista: strutturale, ambientale, occupazionale. “Io rispetto chi la pensa in maniera diversa da me e non criminalizzo nessuno – dice -, ma la mia contrarietà non è frutto di pregiudizi e posizioni ideologiche. Del Ponte mi occupo da 15 anni e per questo posso dire che è un’opera inutile, una follia in una terra in cui mancano ferrovie, porti e aeroporti”. Un’infrastruttura per la quale sono già stati “sperperati” milioni di euro e che “mai sarà portata a compimento” perché è “un utile spot elettorale”, trovato dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che è “il mago del fumo e delle illusioni”, e cavalcato poi da politici di tutti gli schieramenti, “persino da Renzi” per “creare aspettative durante le campagne elettorali”. Della lotta contro il Ponte sullo Stretto, Accorinti ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia. Sin dal gennaio del 2006 quando con il momento ‘No Ponte’ ha portato in piazza 25mila persone.

Non voglio polemizzare con il presidente Musumeci – puntualizza -, ma da siciliano mi indigno quando sento parlare ancora dopo anni di questo tema. Alla Sicilia non serve il Ponte, perché per attraversare lo Stretto basta una manciata di minuti in nave. Senza contare che i turisti arrivano nell’Isola con gli aerei e che per il trasporto delle merci serve intermodalità con il potenziamento delle vie del mare e del ferro. E questo lo dicono anche i migliori ingegneri”. E su queste infrastrutture, allora, che il neo Governo regionale dovrebbe puntare per il rilancio dell’Isola. “A chi dice che l’una cosa non esclude l’altra rispondo che sono tutte chiacchiere – dice ancora il sindaco di Messina – e che la realtà è sotto gli occhi di tutti. Da anni. Dopo Salerno le ferrovie non esistono più e in molti tratti c’è ancora il binario unico. Pensare al Ponte è come immaginare l’attico di una casa a cui mancano le fondamenta. Potremmo vivere di turismo grazie alle nostre risorse naturalistiche, architettoniche, culturali ed enogastronomiche, ma i viaggiatori che arrivano in Sicilia non sanno poi come spostarsi da un capo all’altro dell’Isola. Siamo seduti sull’oro e, invece, siamo alla fame con un’economia che fa paura. Il Ponte sullo Stretto è un’opera gigantesca e inutile con un costo stratosferico e che dovrebbe sorgere in una delle zone a più alto rischio sismico del Mediterraneo”.

(Adnkronos)

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