Elezioni, Trischitta è carico: “io Sindaco per Messina. Con Genovese e D’Alia non ho nulla a che vedere, Ardizzone deludente, De Luca mercenario, Accorinti incapace”

StrettoWeb

Il consigliere Trischitta ai microfoni di StrettoWeb: “politicamente non ho niente da chiedere a Genovese nè a D’Alia o altri. Non ritirerò la mia candidatura a sindaco di Messina” 

trischittaLo abbiamo incontrato in un pomeriggio di metà Gennaio nel suo studio in centro a Messina, quello che il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pippo Trischitta definisce la sua “seconda casa“. Qualche convenevole e siamo subito a parlare di amministrative 2018, perché la sua al momento è una candidatura tra le più discusse o per lo meno inaspettate in città.

“Per capire la mia candidatura– ci dice il consigliere- dobbiamo andare indietro di una paio di anni, precisamente quando per indicazione del partito, sono stato designato come capogruppo di Forza Italia. Quando Germanà lascio Forza Italia per passare AP insieme a Garofalo e Mancuso a Messina- ricorda Trischitta– restammo solo tre consiglieri: io, Parisi e Crifò. In tutto quel periodo ritengo di aver svolto il mio lavoro di capogruppo con grande impegno, perché se a Messina si è parlato sempre di Forza Italia è stato grazie al mio lavoro.  Da capogruppo, già da allora si faceva il mio nome per un’eventuale candidatura a sindaco anche perché, non essendoci un segretario comunale e provinciale, automaticamente il capogruppo era il massimo esponente della città e ciò legittimava le voci intorno al mio nome. Certamente– ammette il consigliere- non potevo immaginare  il passaggio nel dicembre 2015 del segretario regionale del PD a Forza Italia. Non potevo immaginare il passaggio di Genovese, potevo aspettarmi il ritorno di Germanà, ma mai il passaggio di un segretario del PD a Forza Italia”.

trischitta (2)“Credo- aggiunge- che una cosa del genere non sia mai successa nella storia dei partiti. Capisce bene  che a valutare una mia eventuale candidatura non possa essere l’ex segretario del PD. Non la ritengo una cosa normale e giusta. Io ho tenuto il partito in questi anni e la scelta spetta a me e a quelli che appartengono a Forza Italia alla corrente ex An. Il punto è che io politicamente non ho niente da chiedere a Genovese, nè a D’Alia, o altri cui. Io– ci dice il consigliere- parto da un presupposto essenziale: meglio perdere con onore e dignità che vincere da sottomesso. Non ritirerò la mia candidatura“.

Cinque anni Ammistrazione  Accorinti a Messina, il giudizio di Trischitta sull’operato del sindaco:

Credo che un sindaco non se ne possa andare due volte alla settimana e a spese dei messinesi in giro per l’Italia. Di Accorinti è poi evidente l’incapacità assoluta: ne ho avuto ennesima prova l’altro giorno a Palermo,  quando eravamo insieme a partecipare alla riunione sul Teatro di Messina. Non avevo mai visto il nostro sindaco operare all’esterno di Palazzo Zanca e devo dire di essere rimasto incredulo nel vedere la poca rappresentatività che ha. In due ore e cinquanta minuti di dibattito non ha detto una sola parola a favore  del Teatro. Si è limitato ad annuire a qualsiasi cosa venisse detta”. 

Accorinti a La7Quanto alla candidatura di Accorinti alle amministrative di giugno, Trischitta non ha nulla da obiettare: “non ho nulla da dire, credo sia giusto che gli elettori giudichino il suo operato. È pacifico che molte persone che cinque anni fa hanno creduto in lui, a giugno non lo rivoteranno. Adesso Accorinti tenterà la carta delle restituzioni delle indennità. Ne restituirà una parte minima. Sarà il suo colpo di teatro.  Accorinti è stato un sindaco che ha pensato più alla politica di accredito personale che all’interessi di Messina, basta farsi un giro in città. La beffa è che oltre lo Stretto Accorinti venga riconosciuto come un sindaco eccezionale, la gente però non ha la contezza delle reali condizioni in cui versa la città”.

Secondo lei qual è stato l’errore più grande da parte del sindaco in questi cinque anni?

Credo quello di aver tradito i suoi sostenitori. Mi riferisco a tutto il movimento che faceva capo a Mazzeo, Sturniolo, Lo Presti, perchè non ha autorizzato i programmi che aveva promesso. Parlo di progetti come Porticciolo turistico, anche sul Piano di Riequilibrio Accorinti si era detto contrario, ma ora ha cambiato idea. Un altro errore sono state le nomine di amicizie personale, su suggerimento di amici”.

accorinti fascia“In generale  ritengo di non vedere alcun punto realizzato del programma che prometteva cinque anni fa.  Pensiamo agli svincoli di Giostra: opere fortemente volute da Buzzanca, sindaco che tra l’altro si è preso pure procedimenti penali e anche problemi con la Corte dei Conti. Con il Masterplan è riuscito ad intercettare solo 300 milioni per tutta la provincia. Anche per quel che riguarda l’ospedale Piemonte: sono stati i deputati regionali a portare avanti l’opera. Ha distrutto il Teatro Vittorio Emanuele l’ha distrutto lui, con le nomine fatte in amicizia. L’unico settore in cui c’è stato un miglioramento è stato quello legato ai trasporti, ma in Atm Foti è stato bravo, ma tutta la serie di autobus che stanno arrivando in città erano stati richiesti dalla giunta Buzzanca e Genovese. Accorinti non ha portato a Messina nemmeno euro derivante da un progetto europeo. Per una questione di equità, perché sono contrario al dissesto, l’ho sempre sostenuto nei bilanci.  Accorinti in questi cinque anni in tutte le trasmissioni e interviste ha sempre tirato in ballo il problema la massoneria, la mafia, i poteri forti,  per giustificare il suo scarso operato. Però  così facendo ha denigrato la città“.

Cosa pensa della candidatura di De Luca?

cateno de lucaDe Luca è un mercenario della politica. Sono dell’idea che se lui avesse avuto il desiderio sincero di fare il sindaco di Messina non si sarebbe candidato alle regionale. Gradire inoltre che ci risparmiasse le  sceneggiate e i teatrini contro i giudici, o che quanto meno le facesse a Santa Teresa, i suoi show ci hanno esposto a livello nazionale su tutti i giornali e credo che questo abbia infangato il nome di Messina.  Il mio problema con De Luca non è legato alle vicende giudiziarie, si tratta di una questione di tipo morale. Da sindaco ha fatto i suoi interessi personali. Ha ancora procedimenti in corso, sarebbe un pericolo averlo come sindaco, perché ci sarebbe sempre il rischio che da un momento all’altro possa decadere. Il procedimento penale a suo carico è stato semplicemente prescritto. Non significa che sia  stato assolto.  Quanto all’esperienza di De Luca, va detto che Santa Teresa ha due strade, che più o meno comprendono la distanza che qui a Messina c’è tra Minissale e Zafferia. Gli impiegati saranno un centinaio, una manciata i vigili urbani, i bilanci riguardano pochi migliaia di euro. Capisce bene che gestire un territorio così piccolo non è lo stessa cosa che amministrare una città come la nostra. Del resto non mi sembra a Santa Teresa siano tutti soddisfatti del suo operato”.

Come la vede la candidatura di Ardizzone?

Deludente. Dà l’idea di chi, abituato da 25 anni a ricoprire incarichi politici di un certo rilievo, battuto su tutto e non avendo possibilità alcuna di fare il deputato nazionale o il senatore, ripiega alla candidatura a sindaco. Non mi meraviglierei se la stessa scelta la facesse D’Alia“.

trischitta sindacoQuindi possiamo dire che il consigliere Trischitta sarà candidato alle prossime amministrative?

Assolutamente. Io non ritiro la mia candidatura, mi ritengo l’unica persona in grado di fare il sindaco. Guardi il simbolo: ho scelto la Signora dello Stretto. È un  disegno realizzato da un’artista molto vicina al sindaco, ma non posso svelare il nome. Come noterà la Sicilia è invertita: un po come accade per Messina, che al momento è la Cenerentola della Regione. Il messaggio che voglio dare è che presto Messina tornerà ad essere la più bella città dell’Isola. Molti mi hanno criticato per questa immagine, non hanno capito lo spirito. Ma sicuramente il simbolo che ho scelto non è anonimo come quelli che si vedono in giro al momento“.

Con chi correrà alle prossime elezioni?

“Sicuramente non correrò da solo, ci sono altri movimento molto vicini a me. Si vedrà dopo le consultazioni nazionali, ci saranno delle sorprese“.

Condividi