Il Centro Destra ha cercato di arrampicarsi sugli specchi giustificando la frase come un lapsus o un maldestro errore di inesperienza
di Kyrieleison – Attilio Fontana, il leghista probabile candidato del Centro Destra alla presidenza della regione Lombardia, ha candidamente affermato che si deve difendere la razza bianca perché, a causa dell’immigrazione, essa sarebbe a rischio di estinzione. Il Centro Destra ha cercato di arrampicarsi sugli specchi giustificando la frase come un lapsus o un maldestro errore di inesperienza.
A mio parere, quella disgraziata affermazione non può essere ridotta ad una semplice gaffe da “striscia la notizia” né, ancor peggio, si può fare finta di niente, con l’alibi che tanto, in campagna elettorale, si dicono tante bestialità da una parte e dall’altra.
E ciò perché in passato teorie del genere, partorite dagli ideologi del regime fascista per non essere da meno ai criminali nazisti, dopo che iniziarono a diffondersi nell’indifferenza generale portarono, con la complicità della Monarchia, alla promulgazione delle reggi razziali, che ancor oggi, se pur lontane e abrogate, rappresentano una vergogna per l’Italia. Quelle leggi si intitolavano appunto “per le difesa della razza”.
Pertanto chi ha la pretesa di governare l’Italia e di definirsi rappresentante dei moderati, o prende la distanza in termini chiari e definitivi da certi soggetti e dalle ideologie che professano, o prenda atto senza ipocrisie che intende rappresentare invece la parte più reazionaria della Società.
Una volta tanto mi associo a Di Maio che, commentando la frase del leghista, ha detto: se Fontana è moderato, allora io sono Gandhi.