Reggio Calabria: i dipendenti di Villa Serena decidono di organizzarsi e scelgono il SUL come sindacato

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Sul“Già a prima vista comprendiamo che ci sono alcune problematiche contrattuali. L’atteggiamento dei dipendenti e nostro del SUL non è aggressivo, ma si prova ad intessere una discussione su come far rientrare nella normalità contrattuale i comportamenti aziendali difformi dalle norme. Ma, evidentemente, l’Azienda Villa Serena non ha alcuna voglia di colloquiare, né di mettere riparo alle violazioni contrattuali. Siamo perciò costretti a chiedere un incontro presso l’Ispettorato del Lavoro, ma l’Azienda non si presenta. L’assenza non è stata comunicata né giustificata all’Ufficio preposto. Le richieste che abbiamo avanzato non costituiscono costi aziendali aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal Contratto Nazionale o dal semplice buon senso. Orario, adozione di un orologio marcatempo, turnazione conforme a strutture sanitarie omologhe pubbliche e private, piano ferie tempestivamente concordato, premio di incentivazione che non viene erogato, liquidazione degli stipendi in base alle tabelle paga contrattuali vigenti, retribuzione per bonifico bancario. Queste sono le richieste “sensazionali” che abbiamo avanzato. L’Azienda non ha ben compreso che queste rivendicazioni, tutte strettamente dentro quanto previsto dal Contratto, possono essere presentate in ogni sede con certezza dell’accoglimento delle richieste sindacali. Perciò ci permettiamo di dare un consiglio all’Azienda: si sieda a discutere con persone, come i dipendenti che prestano servizio già da 12 anni, che hanno dimostrato misura e pacatezza. E si trovi una soluzione all’attuazione piena ed integrale del Contratto. Nessuno di noi vuole un inasprimento del contenzioso che non giova ai rapporti tra le parti, e dovrebbe essere interesse primario dell’Azienda di raggiungere bonariamente un accordo”. E’ quanto scrive in una nota Aldo Libri, segretario provinciale Sul

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