A Reggio Calabria “la giornata della trasparenza” [FOTO]

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Reggio Calabria: la giornata della trasparenza” si è svolta oggi a Palazzo Campanella nella sala Federica Monteleone ed i cui lavori sono stati moderati da Francesco Diano

Una giornata all’insegna del confronto e dell’approfondimento di temi, quali la trasparenza e l’anticorruzione, considerati strategici rispetto alle nuove sfide che vedono protagonista la pubblica amministrazione anche relativamente ai risultati di soddisfazione e gradimento dei cittadini sul piano dell’accessibilità dei dati e delle informazioni curati dalle amministrazioni nell’ambito di un sistematico e permanente processo di miglioramento in cui tutte le componenti sono chiamate a fare sistema. Questo il significato de “La giornata della trasparenza” che si è svolta oggi a Palazzo Campanella nella sala Federica Monteleone ed i cui lavori sono stati moderati da Francesco Diano (componente dell’Organismo indipendente di valutazione del Consiglio regionale della Calabria).

“Questa giornata – ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto – costituisce un momento importante perché si ragiona su quanto fin qui è stato realizzato in termini di trasparenza, legalità, anticorruzione e risparmi di spesa, nonché sulle azioni che in futuro potranno essere attivate. Un’occasione di confronto che si pone nel solco di un percorso di conoscenza avviato lo scorso anno con la giornata di studi sul Codice degli Appalti e che ha visto l’approvazione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione, uno strumento – ha spiegato Nicola Irto – a presidio della legalità che inciderà in maniera rilevante in termini di trasparenza e di buon andamento dell’azione amministrativa. Quanto emerso dal convegno consolida le nostre scelte e ci fa ben sperare rispetto alle iniziative future, anche alla luce del fatto che abbiamo definitivamente approvato la nuova struttura burocratica del Consiglio regionale, più snella ed efficiente, in grado di supportare l’azione del legislatore. Nel 2016 – ha osservato il Presidente – il Consiglio regionale della Calabria è stato tra i primi in Italia per numero di leggi approvate e visto che abbiamo completamente abbattuto il contenzioso costituzionale, segno evidente che lavorano bene le Commissioni consiliari e gli uffici che operano a loro supporto”.   Nel corso dei lavori, l’avvocato Giuseppe Marino ha portato i saluti dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria.

“Trasparenza e privacy – General Data Protection Regulation – Regolamento UE 2016/679”, il tema su cui ha incentrato la sua disquisizione Federico Bergaminelli, presidente dell’Istituto nazionale per l’anticorruzione (IIA) – associazione di diritto pubblico che gode dell’alto patronato del Presidente della Repubblica.
Richiamando la citazione secondo cui “La conoscenza è potere”, Bergaminelli ha poi soggiunto: “Come Istituto nazionale per l’anticorruzione diffondiamo un messaggio che è quello dell’etica della responsabilità, un messaggio che è essenzialmente culturale, lo facciamo partendo dalle scuole e arrivando alle Istituzioni. Se vogliamo il rispetto delle regole – ha detto ancora Bergaminelli – dobbiamo pretendere che esse vengano percepite. Ed è l’esempio che genera la credibilità delle regole”. Parlando di corruzione, il presidente dell’IIA ha detto: “La realtà di fatto è senza dubbio diversa dalla percezione. La corruzione è sicuramente un male endemico e pervasivo ma è un male culturale, acuito dal ritardo con cui il Paese si è dotato (solo nel 2012) di una normativa specifica in materia di prevenzione della corruzione, dopo che organismi internazionali ci avevano messo in mora”.

Il presidente dell’Oiv del Consiglio regionale, Domenico Marino – che ha relazionato sul tema “DigitPA, Open Data, Trasparenza e Privacy: le nuove sfide della pubblica amministrazione” – ha parlato delle prospettive future e di una nuova rivoluzione industriale che si compirà in un lasso di tempo molto ridotto rispetto a quanto avvenuto in passato. Marino ha spiegato che “i complessi processi in atto pongono nuove domande, nuovi rischi, ma anche nuove opportunità. Strumenti come BigData, intelligenza artificiale e machine learning potranno assicurare importanti risultati in termini di riduzione dei costi; più efficacia ed efficienza; più trasparenza e meno corruzione, ma pongono al contempo delicate questioni rispetto alla trasparenza e al rispetto della privacy. Il professore Marino riferendo nelle sue conclusioni sui più recenti progetti di applicazione dell’intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione, “auspica che il Consiglio regionale della Calabria che oggi assurge ad Istituzione tra le prime classificate negli adempimenti relativi agli obblighi di pubblicazione, possa proporsi quale primo interprete di nuovi modelli organizzativi di gestione dei servizi legislativi e nei confronti dell’utenza”.

Nel suo intervento dedicato a “Dal risk thinking al risk management come sistema di gestione del rischio corruzione, performance e rendicontazione trasparente”, la componente dell’Organismo indipendente di valutazione (Oiv) del Consiglio regionale Concettina Siciliano, ha proposto una rivisitazione dei concetti di trasparenza e anticorruzione, focalizzando l’importanza di adottare una corretta analisi del rischio come strumento di programmazione. “Nel ribadire la stretta connessione tra trasparenza e anticorruzione”, Siciliano ha detto che “sono eventi di corruzione non solo le condotte penalmente perseguibili (reati) ma anche i comportamenti scorretti, molto più numerosi, in cui le funzioni pubbliche sono usate per favorire interessi privati”.

Ha concluso i lavori il segretario generale del Consiglio regionale, Maurizio Priolo – intervenuto anche nella qualità di responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Assemblea legislativa – il quale ha anticipato che per il prossimo anno verranno promosse iniziative di studio e confronto sul tema della privacy ai fini dell’adeguamento al nuovo Regolamento Europeo. Nel rimarcare “l’ampia ed attenta partecipazione sia dei dipendenti che dei rappresentanti degli Ordini professionali”, Maurizio Priolo ha sottolineato “l’importanza per il dipendente pubblico del richiamo all’etica comportamentale, nella consapevolezza che traguardi sempre più ambiziosi in termini di trasparenza e di anticorruzione, si raggiungano non solo con l’applicazione di regole e procedimenti amministrativi, ma anche con comportamenti ispirati ai valori fondanti della nostra Costituzione”.

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