Reggio Calabria: ecco il risultato della campagna di raccolta farmaci e presidi sanitari destinati alla popolazione del Rojava

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Martedì 5 dicembre sono stati finalmente spediti alla volta di Roma, presso il Centro socioculturale curdo Ararat, tre pacchi (di cui due extralarge) pieni di medicine e piccoli dispositivi medici, arrivati al CSOA Angelina Cartella nel corso di due mesi di raccolta, grazie alla collaborazione di tante persone e di tante realtà associative, farmacie e medici del nostro territorio: oltre agli attivisti del Centro sociale Cartella, quelli delle associazioni Magnolia e Il seme e di NonUnadiMeno di Reggio Calabria , del CSC Nuvola Rossa e dell’Ambulatorio di medicina solidale SMAIL di Villa San Giovanni, del Collettivo Autogestito Casarossa40 di Lamezia Terme. Grazie alla rete di solidarietà che si è messa in moto, abbiamo ricevuto materiali sanitari da Campo Calabro e Palmi, da Montebello Jonico e Catanzaro. Appena possibile da Ararat, punto centrale di raccolta di questa iniziativa della Staffetta Sanitaria di Rete Kurdistan, la rete di organizzazioni italiane solidali con la causa curda, e della Mezza Luna Rossa Kurdistan Italia Onlus, i farmaci verranno poi spediti insieme a quelli provenienti da altre parti d’Italia, alle strutture sanitarie delle città e dei campi profughi, in cui risiedono i rifugiati fuggiti dalle aree di guerra di Raqqa e Mosul, della Confederazione Democratica Siriana, come oggi le popolazioni curde, arabe, armene, assire, cecene, turkmene del Rojava nel nord della Siria hanno deciso di ribattezzare la terra in cui abitano e dove stanno sperimentando forme di autogoverno popolare, basato sul pluralismo etnico, culturale e religioso e sull’uguaglianza di genere.
Riteniamo importante, infine, precisare che quanti fra i farmaci pervenuteci non presentavano le caratteristiche richieste nell’appello nazionale verranno donati all’ambulatorio medico della CVX dei padri gesuiti di Reggio Calabria.

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