Randagismo a Messina: la querelle tra cani, gatti, avvoltoi e…scecchi nto linzolo

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Con un post su Facebook l’assessore Ialacqua esprime tutto il suo rammarico sulla questione del Canile Millemusi, portata ieri in conferenza stampa da Missione Messina

Chi specula e strumentalizza la sofferenza degli animali ed il lavoro dei volontari per fini politici dovrebbe vergognarsi”. Così con un post su facebook l’assessore Ialacqua ha voluto esprimere tutto il suo rammarico sulla questione del Canile Millemusi, portata ieri in conferenza stampa da Missione Messina. “Chi parla di peggioramento dei servizi rispetto al passato- ha detto l’assessore- non sa di cosa parla”. Di cosa si parla invece lo sanno bene i gestori e i dipendenti senza stipendio del canile, che al momento, come abbiamo riportato ieri  anche noi al termine dalle conferenza stampa,  vanno avanti solo grazie al contributo dei volontari, che si sobbarcano le spese per la cura degli oltre 400 cani  ospiti della struttura.

I ritardi nei pagamenti ammette Ialacqua sono una “grave criticità del sistema” e il problema dipende “una struttura burocratico-amministrativa carente”: “Mi dispiace per i lavoratori del Millemusi per il ritardo con il quale percepiscono il loro stipendio e me ne scuso, ma purtroppo è noto a tutti che il problema dei ritardi nei pagamenti e le criticità nella catena dell’intervento per l’accalappiamento dei cani e/o il soccorso dei randagi, dipendono da una struttura burocratico-amministrativa carente e che più volte ho denunciato pubblicamente io stesso , sollecitando interventi anche disciplinari. Solo negli ultimi mesi, grazie al nuovo dirigente, stiamo cercando di rendere più efficiente ed efficace l’intera struttura“.

Ma è necessario evitare- si premura l’assessore di ribadire- “che  si accendano in maniera estemporanea e strumentale i riflettori su di un tema così delicato che merita maggiore attenzione”, perché proprio ieri sera la giunta comunale ha approvato la delibera che completa l’impegno annuale di 750.000 euro, “la maggiore somma mai impegnata nella nostra città per il randagismo”.  “L’Amministrazione– continua l’assessore- ha aumentato in questi anni di quasi il 30% il compenso riconosciuto al canile Millemusi passando dai 300mila euro del 2013 agli oltre 400mila di oggi, e ciò per consentire una gestione economicamente sostenibile del canile, e con l’aiuto dell’ASP si è reso più agibile il rifugio facendo realizzare alcuni miglioramenti strutturali. Abbiamo introdotto il soccorso randagi, cani e gatti, prima inesistente, raddoppiando il compenso per il servizio accalappiacani che transitoriamente gestisce anche il soccorso randagi, ed abbiamo garantito ricovero e cure presso cliniche veterinarie convenzionate e non, per centinaia di cani e gatti, impegnando quest’anno circa 200mila euro”. “Per la prima volta è stato previsto in un bilancio comunale del comune di Messina, il preventivo 2017-2019, un finanziamento di 300mila euro per la realizzazione di nuove strutture, in particolare un canile sanitario ed un’oasi felina, per dare una soluzione strutturale al problema della cura e dell’accoglienza dei randagi sul territorio comunale”.

Per l’assessore inoltre è “strano che il proprio giorno il giorno in cui la delibera arrivava in giunta qualcuno abbia pensato bene di organizzare una conferenza stampa per sollecitarne l’approvazione” . Ma non sarà strano invece il contrario? Cioè che in occasione della conferenza stampa qualcuno si sia premurato di approvare in Giunta la delibera?

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