Reggio Calabria: alla Piccola Opera Papa Giovanni l’incontro “Dopo di noi: disabilità – famiglia – futuro”

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Reggio Calabria: alla Piccola Opera Papa Giovanni l’incontro “Dopo di noi: disabilità – famiglia – futuro”

La Sala Auditorium Diego Suraci della Piccola Opera Papa Giovanni ha ospitato l’incontro – dibattito sul tema DOPO DI NOI: DISABILITÀ – FAMIGLIA – FUTURO promosso dal Kiwanis Club Reggio Calabria in vista della giornata mondiale sulla disabilità. Dopo i saluti di Francesco Garaffa Luogotenente Governatore del Kiwanis International Distretto Italia -San Marino e le introduzioni di Natale Praticó Presidente del Kiwanis Club Reggio Calabria é toccato a Pietro Siclari, Presidente della Associazione Piccola Opera Papa Giovanni, fare gli onori di casa portando la testimonianza di quanto realizzato nel corso degli anni grazie ai service ed all’impegno del Kiwanis Club Reggio Calabria in favore della propria struttura che oggi nella sua articolazione complessiva offre servizi e assistenza a ben cinquecento persone diversamente abili e che, già da tempo, si sta interrogando su come rendere possibile un percorso che poggi sulle attuali recenti previsioni normative sul “dopo di noi” per assicurare la giusta cura e attenzione verso il disabile che non deve e non può mai “ritrovarsi solo”. Ed un ringraziamento speciale é quello rivolto da Sara Bottari, nella duplice veste di socia kiwaniana e di Presidente Agi Duemila, al presidente del Club Reggio Calabria per aver accolto l’invito da lei formulato quest’anno affinché in occasione della giornata sulla disabilità si scegliesse di porre l’accento sui bisogni futuri e soprattutto le prospettive di vita possibili in favore dei diversamente abili tra famiglia e futuro. Una occasione questa per ribadire tutti i dubbi su una legge – la legge 122/2016 sul Dopo Di Noi – che finalmente é arrivata anche in Italia ma sulla cui attuazione concreta vi sono diversi seri interrogativi circa le soluzioni di intervento oggi assicurate dal recente provvedimento legislativo che introduce il sostegno e l’assistenza alle persone con disabilità grave dopo la morte dei parenti che li accudiscono. Un tema quanto mai attuale se considerate le ultime statistiche che vedono l’Italia divenire un Paese sempre più vecchio a causa della sensibile decremento del numero di nuovi nati.

Una legge come spiegato da Luciano Squillace, VicePresidente CVSnet, che dichiaratamente si propone come fine quello di mettere al centro la vita de disabile per andare “dalle mura alla persona”. Si tratta – ha proseguito Squillace – di un necessario “cambio di mentalità” a partire dalle famiglie e di un maggiore impegno concreto da parte delle istituzioni preposte a fare ciascuno la propria parte. Poiché centrale é l’importanza che viene assunta dalla specifica previsione contemplata dalla legge 122/2016 sul Dopo Di Noi circa la assoluta necessità prima ancora di individuare “dove” il disabile trascorrerà il resto della sua vita soprattutto “cosa” farà, come andrà a vivere. E per fare questo non basta la famiglia o le istituzioni ma serve una necessaria presa di coscienza di una intera comunità. In altre parole conta soprattutto quale é e quale sarà il progetto personalizzato di vita futura del disabile. Certamente rilevante anche il tema del budget personalizzato e le diverse opportunità che la legge comprende. Dalla prospettiva nuova di una necessaria de-istitutizzazione per il futuro del disabile adulto fino ai nuovi modelli e alle nuove esperienze possibili ad esempio in materia di co-housing. Dal punto di vista economico molte le nuove possibilità offerte sala legge attraverso ad esempio alla possibilità di dare vita ai trust collettivi in favore del congiunto e familiare disabile. Ma questa é solo una delle opzioni possibili. Fortemente attuale è pieno di incognite é poi la questione de fondo di dotazione sul Dopo Di Noi che nel 2016 vedeva una previsione di 90mln di euro a tutt’oggi ancora non impegnati da parte di Regioni che come la Calabria, appunto, ancora non hanno emesso i decreti né tantomeno quindi pubblicati i reati i bandi per la selezione dei progetti. Un fondo cui oggi va aggiungersi l’ultima previsione e dotazione finanziaria di 60 MLN di euro in favore dei caregivers italiani. Risorse sicuramente ancora troppo esigue ma che segnano un punto di svolta importantissimo per il riconoscimento dei diritti afferenti a quanti si ritrovano a vivere nella difficile condizione di dover assistere un congiunto gravemente disabile. A concludere il ciclo degli interventi Lucia Anita Nucera, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria che ha portato la sua testimonianza di come l’Istituzione Comune stia attrezzandosi al meglio per definire la realizzazione in tempi brevi della casa/struttura destinata al Dopo Di Noi sul territorio comunale. Significativa e toccante la testimonianza poi di una familiare che vive le difficoltà quotidiane legate alla assistenza del congiunto disabile. Si conclude così quanto voluto dal Kiwanis, un giorno speciale dedicato a persone speciali e, soprattutto, ai tantissimi e veri eroi silenziosi che ogni giorno spendono la propria vita dedicandosi alla cura dei propri familiari diversamente abili.

 

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