Rinnovi contrattuali, stabilizzazione precari e nuove regole per la sanità: gli obiettivi 2018 della Cgil Messina

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Tempo di bilanci e di nuovi propositi per la Cgil Messina, Clara Crocè: “guardare al nuovo anno con fiducia e nuova carica emotiva. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri figli che abbandonano la nostra città e la nostra Isola”

L’ultimo giorno dell’anno, anche per il Sindacato è tempo di bilanci e per Clara Crocè Segretaria regionale della FPCGIL Sicilia e Segretaria confederale della CGIL di Messina, non è soltanto il giorno della riflessione su quanto realizzato nel 2017, ma è soprattutto il giorno della programmazione e dei buoni propositi per l’anno che verrà.  “Dobbiamo guardare al nuovo anno con fiducia e nuova carica emotiva. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri figli che abbandonano la nostra città e la nostra Isola. “Questo è il messaggio che la CGIL vuole lanciare ai lavoratori e a quanti hanno trascorso un anno difficile. “Non dobbiamo smettere di lottare e di combattere– dice  Clara Crocè a tutti i lavoratori- Non possiamo farci sopraffare dai disagi e della routine quotidiana  che spesso prendono il sopravvento: il lavoro che c’è ma che rischia di essere perso; quello che non c’è mai stato; le bollette da pagare; i figli da sfamare; la dignità della vita che viene persa al continuo inseguimento di quei diritti che naturalmente dovrebbero appartenerci, ma che invece vengono o dimenticati, vilipesi, insultati. In primis il diritto a quel lavoro che libera l’uomo e che quando invece manca lo rende schiavo”. Per questi motivi la CGIL anche per il 2018, intende perseguire degli obiettivi, in primis, piano occupazionale dei giovani nella Pubblica Amministrazione, pensioni, lavoro e lotta alla disoccupazione e alle diseguaglianze. Per La FPCGIL Nazionale,  il primo obiettivo  migliorare le condizioni economiche dei lavoratori pubblici attraverso  i rinnovi contrattuali per tutti i comparti. Per la FPCGIL, infatti, il rinnovo dei contratti per i dipendenti statali (Ministeri, agenzie e enti pubblici non economici) è un risultato storico e auspica con il nuovo anno, possa essere raggiunto lo stesso risultato anche per i lavoratori   degli Enti Locali e della Sanità. Per la FPCGIL Sicilia , è necessario rinnovare i contratti anche per i dipendenti regionali, i quali, a differenza di quanto avvenuto nel resto del pubblico impiego, le trattative per i rinnovi contrattuali sono ferme al palo.  “E’ necessario riaprire la trattativa il governo Musumeci – commenta La Segretaria Regionale Clara Crocé – i dipendenti della Regione non hanno un rinnovo contrattuale da oltre dieci anni. E’ una situazione insopportabile e rappresenta una emergenza economica specialmente per i monoreddito. La maggioranza dei dipendenti percepisce  stipendi da fame, poco più di mille euro al mese e lavorano in condizioni pietose”.

Settori privati -Hanno diritto al rinnovo contrattuale, al pari dei dipendenti pubblici, anche i dipendenti dei settori privati (sanità privata e terzo settore). Lo dice Clara Crocè, della segreteria della Fp Sicilia specificando che le retribuzioni lavoratori sono ferme da oltre dieci anni. Per la FPCGIL è necessario aprire un confronto immediato con  gli Assessori alla Famiglia e alla Sanità della Regione Sicilia per mettere al centro i diritti delle persone deboli ma anche quelli dei lavoratori. La Fp Sicilia chiede per il terzo settore “di rivedere il sistema della compartecipazione dei servizi da parte dell’utenza.  La sottoscrizione di protocolli di legalità per evitare lo sfruttamento dei lavoratori e garantire la qualità dei servizi, escludendo le cooperative che violano i contratti nazionali di lavoro. La riqualificazione professionale dei lavoratori impegnati nei servizi impegnati nei servizi sociali sulla base delle nuove esigenze degli utentiRivedere il sistema della gestione che non puo’ essere affidata ad appalti che rendono precari.”

 Mentre per la sanità privata convenzionata del settore pubblico, la FPCGIL Sicilia chiede le stesse regole e lo stesso contratto della sanità pubblica “A partire dalle assunzioni che devono avvenire attraverso pubblico concorso” – continua Clara Crocè “In molti casi i lavoratori segnalano che il personale viene reclutato tramite il sistema delle cooperative o a partita Iva. Un personale peraltro ridotto numericamente, a discapito dei pazienti e degli stessi lavoratori.

Precari Enti Locali e Regione Sicilia.

IL 2018 è l’anno decisivo per il futuro dei precari Siciliani e dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili.

Al riguardo abbiamo già inviato al Presidente della Regione Musumeci e all’Assessore alle Autonomie Locali, la piattaforma unitaria e chiesto di affrontare alcune criticità che di fatto ancora oggi, impediscono la stabilizzazione ,  nonostante quanto previsto dalla legge cosiddetta Madia per chiudere definitamente la stagione del precariato entro due anni. L’Assessore Grasso ha manifestato da subito la disponibilità ad aprire già nel mese di gennaio un confronto serrato con le OO.SS.-Mentre per i lavoratori impegnati in attività socialmente utili la FPCGIL chiede la definitiva stabilizzazione senza intermediazione delle cooperative.

Città metropolitana ex province: dopo un periodo di inattività sono ripresi i lavori dell’Osservatorio sulle ex province, su convocazione del neo Assessore Bernardette Grasso e del Dirigente del Dipartimento delle Autonomie Locali dott. Maurizio Pirillo, per affrontare la grande crisi in cui versano le Città Metropolitane e i liberi consorzi a causa dell’inerzia  del  precedente governo  che al riguardo,   non ha saputo  elaborare  alcun progetto politico di riassetto degli Enti. In questi anni, abbiamo assistito ad un delirio demagogico che ha visto come vittime sacrificali i lavoratori delle ex Province. Il governo Crocetta si è limitato a mettere in atto solo interventi tampone, finalizzati al pagamento di qualche mensilità di stipendio. Gli Enti non riescono a chiudere i bilanci e le   due Città Metropolitane (Catania e Messina) e quattro Liberi Consorzi, rischiano il dissesto a causa delle minori entrate e dal crollo delle riscossioni. A ciò si aggiunge lo scippo di stato, perpetrato dal Governo nazionale, con il “Prelievo forzoso” che oltre che essere incostituzionale, incide pesantemente sui bilanci correnti pari a 260 milioni di euro sulle imposte versate in Sicilia.

La FPCGIL Sicilia ha infine chiesto all’Assessore Bernardette Grasso che è necessario affrontare la grave crisi economica che investe la maggior parte degli Enti Locali Siciliani. Molti Comuni hanno dichiarato il dissesto. Altri  in pre-dissesto ,non riescono neanche a garantire gli stipendi ai lavoratori. Dobbiamo dare atto che il governo regionale ha affrontato la crisi dei Comuni in dissesto con esubero di personale. Infatti, l’Assessore  alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica Bernardette Grasso ha mantenuto l’impegno assunto  con  i Sindacati e i lavoratori .. Ieri infatti, è stata approvata dall’ARS la norma che finanzia per il triennio 2017-2018-2019  il personale in esubero.  Una boccata di ossigeno per i quattro Comuni Siciliani dissestati (Tortorici, Ispica, Scaletta Zanclea, Mirabella Imbaccari ) e i 70 lavoratori  in esubero  E’ un primo passo importante che restituisce serenità ai lavoratori   ma è necessario aprire un confronto,  a tutto tondo, sulla grave situazione economica  in cui versano molti Comuni Siciliani.

Il Teatro Vittorio Emanuele la grave crisi che investe il Teatro di Messina dev’essere affrontata sui  tavoli palermitani. L ‘ esclusione del Teatro Vittorio Emanuele dai Fondi Fus gli anni 2015 E 2016, a firma dell’Assessore Regionale Sandro Pappalardo, impongono alla FPCGIL e ai lavoratori di reiterare la richiesta di convocazione di un tavolo regionale finalizzato alla risoluzione della crisi. Non escludiamo, di organizzare insieme ai lavoratori assemblee e iniziative di protesta.

La CGIL Messina, insieme alle categorie di riferimento,  sarà impegnata  vertenze vertenza della sanità nel territorio messinese. Stabilizzazione dei precari del Comune di Messina fino a 36 ore settimanali. Aprire le vertenze in ogni Comune per stabilizzare i precari. Il transito dei lavoratori della MessinAmbiente nella nuova società.

 

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