‘Ndrangheta: a Reggio Calabria un “Registro dei cittadini consapevoli” [FOTO, VIDEO e INTERVISTA]

  • firma contro la 'ndrangheta
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    Foto StrettoWeb / Simone Pizzi
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‘Ndrangheta: a Reggio Calabria un “Registro dei cittadini consapevoli”. Il procuratore Lombardo: “idea dopo il baciamano al boss latitante arrestato”

procuratore giuseppe lombardoLa presidente della Commissione regionale Pari opportunita’ della Calabria, avv. Giovanna Cusumano, è stata promotrice dell’iniziativa ‘La mia firma contro la ndrangheta’ e di questo “Registro” che raccoglie le firme di “cittadini consapevoli”. L’evento che si e’ svolto presso il Teatro Cilea di Reggio Calabria, è stato patrocinato dalla Prefettura di Reggio Calabria e dalla Procura della Repubblica e hanno partecipato oltre un migliaio di studenti delle scuole della provincia coinvolti grazie alla sinergia con l’Ufficio scolastico regionale calabrese. Ad apertura dei lavori i ragazzi e i rappresentanti delle istituzioni hanno ascoltato le motivazioni dell’iniziativa. Sono poi interventui: il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata’; la presidente della Commissione pari opportunita’ della Regione, Cinzia Nava; il procuratore aggiunto della Repubblica, Giuseppe Lombardo, il presidente della Corte d’Appelo, Luciano Gerardis; il procuratore generale della Repubblica, Bernardo Petralia e il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari. A seguire c’e’ stata la cerimonia della firma del ‘Registro contro la ndrangheta’ presso il palazzo della Prefettura di Reggio Calabria. Una lunga ed ordinata fila di studenti, ma anche semplici cittadini, ha accompagnato l’evento concluso in tarda mattinata. Il Registro restera’ a disposizione della Prefettura per tutti coloro i quali vorranno apporre la propria firma anche nei prossimi giorni.

Subito dopo il baciamano al boss di San Luca Giuseppe Giorgi – ha detto il procuratore aggiunto della Repubblica Giuseppe Lombardoavevamo pensato a come cancellare quell’immagine che consegnava al Paese un messaggio negativo e che descriveva i calabresi come ‘quelli del baciamani alla ‘ndrangheta’. Anche perche’ dalla societa’ civile, in quella occasione, si era alzato un ‘silenzio assordante’ che andava assolutamente combattuto. Da li’, dunque, l’idea di questa giornata, perche’ non abbiamo bisogno di eroi, per istituire in prefettura, e con l’aiuto determinante del Prefetto, il ‘Registro per la raccolta delle firme dei cittadini consapevoli’. La liberta’ che la ‘ndrangheta ci sottrae – ha detto Lombardo ai tantissimi giovani presenti – e’ quella che incide soprattutto negativamente per le generazioni a venire. Ecco perche’ l’idea di istituire il ‘Registro’, per affermare coralmente ‘mafiosi mai!’ qui, da Reggio Calabria, capitale mondiale della ndrangheta“. Per il procuratore distrettuale facente funzioni Gaetano Paci, “l’iniziativa di oggi completa la limitatezza del nostro lavoro, di magistrati e delle forze dell’ordine, e interpella la societa’ civile, la sua parte migliore, come moto di liberazione collettiva dal giogo mafioso per inverare i principi costituzionali democratici“. Per il procuratore generale Bernardo Petralianelle terre dove c’e’ una grande mafia, c’e’ anche un fortissimo impegno antimafia. E questa iniziativa rappresenta un atto d’amore, un semplice atto di consapevolezza verso questa bellissima citta‘”. La presidente del Tribunale Maria Grazia Arena ha posto l’accento “sul pericolo che da Reggio Calabria vadano via per mancanza di prospettive i giovani e le intelligenze migliori. E’ una tragedia che va contrastata con piu’ determinazione dalla politica e dalle istituzioni“. Anche il presidente della Corte d’appello, Luciano Gerardis, fautore di numerose iniziative di impegno civile, ha sottolineato come “la presenza numerosa di tantissimi giovani deve spingere la societa’ reggina ad essere meno disgregata, divisa, e piu’ visibile, avendo di fronte una ndrangheta potente, unitaria e visibile”. “I protagonisti siete voi – ha detto il prefetto Michele di Barie insieme, adulti e ragazzi, dobbiamo riconquistare l’ordinarieta’ del vivere civile, primo passo fondamentale per vincere la battaglia contro la mafia. La ‘ndrangheta e’ un modello di sopraffazione che va sconfitto anche con comportamenti singoli di normalita’, giorno dopo giorno“.

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