Tragedia in Calabria: figlio uccide il padre. La Procura sequestra le abitazioni

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Tragedia in Calabria: figlio uccide il padre. L’indagato, sotto shock e in stato confusionale, si è determinato a non rispondere alle domande alle quali il Pubblico Ministero intendeva sottoporlo in sede di interrogatorio

A poche ore dalla esecuzione del delitto il trentaseienne ingegnere Cesare Vitale ha affidato l’incarico legale all’avvocato Francesco Nicoletti, noto penalista del Foro di Castrovillari. Il giovane, che non ha opposto alcuna resistenza al momento dell’arresto, è accusato di aver esploso due colpi di fucile contro il padre, Antonio Vitale detto “Tonino”, conosciuto e stimato Cancelliere del Tribunale di Castrovillari, cagionandone la morte, all’interno della loro abitazione familiare nella giornata di lunedì 25 dicembre. L’indagato, sotto shock e in stato confusionale, si è determinato a non rispondere alle domande alle quali il Pubblico Ministero intendeva sottoporlo in sede di interrogatorio alle ore 01.00 circa all’interno dei locali del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Rossano alla presenza del proprio difensore di fiducia. Durante tutto il pomeriggio e fino a notte tarda lo stesso PM ha ascoltato a più riprese i familiari nonché alcuni vicini di casa al fine di ricostruire la tragedia familiare verificatasi nel giorno di Natale. Il PM ha disposto altresì il sequestro delle abitazioni della vittima e dell’indagato che si trovano nello stesso stabile. Al momento, a Cesare Vitale è stato notificato un fermo di indiziato di delitto e si attende nelle prossime ore la fissazione dell’udienza per la convalida; l’indagato dovrà comparire dinanzi al GIP del Tribunale di Castrovillari e in quella sede, alla presenza del proprio difensore di fiducia, sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia.

 

 

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