Amministrative 2018, Ardizzone: “Io sindaco di Messina? Vedremo”

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Amministrative 2018, Ardizzone: “Io sindaco di Messina? Al momento sto contribuendo a scrivere un buon programma”

LaPresse/Guglielmo Mangiapane
LaPresse/Guglielmo Mangiapane

Intanto sono avvocato e torno a fare la mia professione“. Cosi’ il presidente uscente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha risposto ai cronisti su una possibile candidatura a sindaco di Messina. “Sto costruendo un programma insieme a tanti. Liberi e forti e’ il nome del progetto che richiama il messaggio di Don Luigi Sturzo – ha risposto – bisogna essere veramente forti sapendo qual e’ il rischio che si corre in una città molto complessa com’è Messina. Certamente, sto contribuendo a scrivere un buon programma“. E ha aggiunto: “Accorinti rappresenta il male minore rispetto a quello che sta succedendo in città. Da messinese ho molta tristezza e ho dichiarato che il mio partito in futuro potrà essere Messina. Abbiamo avuto tanti cambi di casacca, un segretario regionale del Pd che è diventato responsabile di FI e che risponde al nome di Genovese, abbiamo nel Pd persone che di sinistra non hanno assolutamente nulla. C’e’ da rimanere smarriti“. Secondo il presidente uscente dell’Assemblea regionale siciliana: “C’e’ bisogno di recuperare tanta coscienza civica a Messina e fare uscire le persone dallo stato di bisogno. Perche’ quando c’e’ questo il voto e’ condizionato“. “Non mi sento lasciato solo– ha aggiunto Ardizzone- mi sento a posto con la mia coscienza. Ho fatto il mio dovere fino in fondo. Questo mi appaga anche di risultati elettorali che indipendente dalla mia persona non sono stati soddisfacenti“. Tra i rimpianti di Ardizzone c’è però quello di “non essere riuscito a far approvare il Codice etico”, un’idea di Musumeci: “Abbiamo insistito a portarlo in Aula e ci sono state tantissime resistenze, anche meno palesi, che hanno portato fuori strada”.

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