A Reggio Calabria la prima fase del progetto “Amico bullo non ti bollo”

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FotoUna scuola al passo con i tempi intenta a promuovere le competenze di cittadinanza attiva e democratica di ogni singolo studente ma anche a sviluppare i comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità formando i futuri cittadini del domani. Presso l’Istituto Comprensivo “San Sperato Cardeto” si è svolta ieri mattina, la prima fase del progetto “Amico bullo non ti bollo”, un incontro pensato per i ragazzi per parlare dei dilaganti e preoccupanti fenomeni del bullismo e cyberbullismo attraverso esperti del settore. Obiettivo principale del progetto i cui referenti sono i docenti Giovanni Paolo Cartisano, Ornella Palladino, Emanuela Curatolo, ci tiene a precisarlo la dirigente scolastica Maria Morabito “è prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo/cyberbullismo distinguendolo dagli atti di prepotenza-aggressività in genere e, allo stesso tempo, vuole fare chiarezza e discutere di questa piaga sociale che sempre più genera soprusi”. Durante l’interessante dibattito al quale hanno preso parte oltre 100 studenti e docenti, gli assistenti capo della Polizia di Stato, gli agenti Curcuruto e Mariani, hanno dettagliatamente approfondito la trasformazione di prepotenze che si riversano anche nello spazio virtuale dei media digitali usati per diffondere, tramite Internet messaggi, immagini o filmati spregevoli e diffamatori. L’ampio progetto “Amico bullo non ti bollo”  insieme al secondo progetto “C (alla terza) Conoscere, crescere, condividere” messo in campo dall’Istituto Comprensivo “San Sperato Cardeto” coinvolgerà nelle prossime settimane, anche i plessi secondaria I grado di Cannavò, “Enrico Fermi” di Cardeto” e “Giovanni Verga” di Mosorrofa. Bullismo e cyberbullismo, sono due fenomeni terribili che devono essere conosciuti in tutti i loro devastanti effetti e, purtroppo, sono sempre più diffusi tra i banchi di scuola e dentro gli smartphone. “Conoscerli comprendendone segnali e strategie d’intervento, è una delle più importanti modalità attraverso cui è possibile contrastarne l’ingente crescita – hanno affermato i responsabili del progetto didattico – La scuola, sensibile alle problematiche preventive della violenza in tutti i suoi aspetti, si è subito spesa per organizzare in sinergia con le Forze dell’Ordine una serie di incontri che serviranno ai ragazzi per prestare attenzione ai loro comportamenti e, in particolare, alla pericolosità del non corretto uso dei social” Questo è un primo importante passo da parte dell’Istituto Comprensivo “San Sperato Cardeto” di dare ai nostri ragazzi risposte non solo teoriche ma anche tecniche nel caso di bisogno favorendo un utilizzo consapevole, competente e corretto dei social network.

 

 

 

 

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