Reggio Calabria, scarcerato il 34enne senegalese arrestato per il maxi sbarco del 2 Febbraio: “non era uno scafista, fu costretto a guidare la barca” [DETTAGLI]

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Sbarco di migranti a Reggio Calabria, scarcerato il 34enne senegalese arrestato in quanto considerato il presunto scafista del suddetto maxisbarco

Lo scorso 7 novembre, presso le aule GIP-GUP del Tribunale di Reggio Calabria, si è tenuta l’udienza di rito abbreviato nei confronti del cittadino senegalese Diallo Bassirou. Si ricorda infatti che, giorno 2 febbraio scorso, vi fu l’attracco della nave “Diciotti” della Guardia costiera alla banchina del porto di Reggio Calabria con a bordo 754 migranti giunti nel pomeriggio dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia.   Diallo Bassirou, detenuto presso la casa Circondariale di Arghillà – RC – era stato arrestato in quanto considerato il presunto scafista del suddetto maxisbarco. L’Avv. Giuseppe Gentile del foro di Reggio Calabria, difensore di fiducia del trentaquattrenne senegalese, in sede di discussione in difesa del proprio assistito, ha cercato di chiarire la difficile posizione del Diallo e far emergere la sua innocenza.  La difesa ha confermato che il Diallo avesse sì trasportato i migranti a bordo dell’imbarcazione, ma contestualmente dimostrando la sua totale estraneità: lo stesso cittadino senegalese, come indicato in sede difensiva, non era uno “scafista” promotore del trasporto di cittadini extracomunitari privi di cittadinanza italiana diretto a procurare l’ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato,  così come contestato allo stesso dalla Procura, ma un migrante come gli altri presenti sull’imbarcazione costretto però a condurre il mezzo. Dunque nessun fine illecito. Nella stessa giornata del 7 novembre il GUP di Reggio Calabria assolveva il presunto scafista in quanto il fatto non costituisce reato disponendo la sua immediata scarcerazione

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