Reggio Calabria: la Segreteria Fil richiede un incontro con il Prefetto

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La Segreteria Fil richiede un incontro con il Prefetto di Reggio Calabria

prefettura_reggiocLa Segreteria della FIL ha richiesto nei giorni scorsi a Sua Ecc.za il Prefetto di Reggio Calabria un incontro urgente sui temi seguenti:

  1. Criticità Rete Ospedaliera Provinciale
  2. Dipartimento Emergenza Urgenza SUEM 118
  3. Mancato pagamento indennità personale dipendente (produttività, buoni pasto, riqualificazione, aumento di fascia)
  4. Mancata attuazione dell’Atto Aziendale approvato da oltre 7 mesi
  5. Mancata approvazione dei bilanci di esercizio dal 2013 ad oggi
  6. Rinnovi e proroghe di contratti di gara scaduti ed oggetto di indagini della Magistratura
  7. Proroghe di incarichi dirigenziali a soggetti interni cessati e imputati o rinviati a giudizio, nonché a soggetti esterni
  8.  Commissari ad acta per l’esecuzione di giudicati di condanna dell’Asp nominati  dal TAR in numero di 156 solo fino al 16/10/2017, con immane spreco di pubblico danaro.

“Abbiamo da tempo denunciato il fallimento del Governo Nazionale che, con la nomina del Commissario Scura, ha solo rallentato l’agonia di un sistema sempre più lontano dalle reali esigenze dei cittadini, creando non pochi imbarazzi come con la nomina del super esperto dott. Pietro Evangelista, chiamato ad assolvere al compito di regolarizzare le poste debitorie dell’ASP di Reggio Calabria e ricondurre i tempi di pagamento dei fornitori alla direttiva europea del 2011; super esperto che ha lasciato l’incarico dopo soli 30 giorni senza contribuire in alcun modo alla risoluzione dei problemi, adducendo motivi familiari, ma dopo aver incassato 40 mila euro, in quella che è sembrata ai più una resa incondizionata;  o ancora con la conferma dell’incarico per la revisione contabile alla KPMG, il cui operato, messo sovente in discussione, è certamente deficitario. Ma a fallire è stata anche la politica Regionale, con il suo immobilismo, che ha contribuito in negativo nominando ai vertici dell’Azienda persone dimostratesi, alla prova dei fatti, incompetenti e incapaci: che senso ha nominare Direttore Generale un ex Commissario (dott. Giacomino Brancati) che, con i poteri straordinari propri del ruolo commissariale, niente aveva saputo fare per risolvere i problemi dell’Azienda? Abbiamo più volte lanciato appelli accorati anche ai rappresentanti nazionali eletti nella nostra provincia ai quali, nuovamente, ci rivolgiamo perché si facciano interpreti presso il Governo della gravità della situazione in cui versa tutta la sanità regionale e in particolare quella della Città metropolitana di Reggio Calabria. Non si può più attendere oltre: non possono più attendere i cittadini che sono costretti ad emigrare per avere garantiti i livelli minimi di assistenza sanitaria (o peggio a pagare rivolgendosi alla sanità privata); non possono più attendere i dipendenti, vessati da mansionismo, privati del pagamento delle indennità, costretti a sopperire alle lacune aziendali con ore ed ore di straordinari” ha dichiarato il Segretario Generale Giuseppe Martorano.

“A riprova di quanto sia  urgente ed indifferibile un intervento del Governo, non sono mancati, anche negli ultimi giorni, gli appelli e le manifestazioni di tanti cittadini e di tanti sindaci che vedono lentamente morire le strutture e i presidi sanitari e peggiorare le condizioni di assistenza nei loro territori: è il caso ad esempio del sindaco di Locri Giovanni Calabrese e di quello di Polistena Michele Tripodi, solo per restare alla cronaca più recente. Eppure tutti gli appelli della FIL (ma anche delle altre sigle sindacali), i nostri inviti al confronto e al dialogo, le nostre denunce alla Magistratura ordinaria e a quella contabile, sono rimaste inascoltate, prive di qualsiasi risposta o anche di una semplice smentita. Per questo la Fil chiede a Sua Ecc.za il Prefetto di dar vita ad un tavolo permanente sul tema, che veda coinvolte tutte le Istituzioni interessate, l’Azienda e le parti sociali, oltre ai rappresentati della politica, alla ricerca di soluzioni concrete, fattive e soprattutto veloci. Riteniamo sia doverosa una presa di coscienza di tutte le parti interessate visto che a rischio è il diritto alla salute di tanti cittadini calabresi” conclude.

 

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