Reggio Calabria, ignobile atto intimidatorio all’azienda vinicola Tramontana: ecco i messaggi di solidarietà

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Questa notte a Gallico (Rc) l’azienda vinicola Tramontana è stata oggetto di un vile atto intimidatorio: ecco tutti i messaggi di solidarietà

Questa notte l’azienda vinicola del Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Ninni Tramontana, è stata oggetto di un vile atto intimidatorio: un incendio doloso. Da questa mattina sono innumerevoli i messaggi di solidarietà da parte delle istituzioni, esponenti della politica e dei diversi enti e associazioni che operano sul territorio calabrese. Il primo messaggio arriva proprio dal sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, certo che questo episodio non scalfirà minimamente l’entusiasmo e la persona del Presidente della Camera di Commercio. Allo stesso modo pensano gli esponenti del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Reggio Calabria, i quali hanno dichiarato che “come giovani imprenditori non intendiamo rassegnarci a questo clima di minacce e violenza e siamo certi, del resto, che lo stesso Tramontana da questo brutto episodio saprà trarre nuova forza e nuove energie per rilanciare il proprio impegno imprenditoriale”. Anche la deputata del M5S Federica Dieni ha espresso la sua vicinanza dichiarando che “Colpire questo chiaro esempio di dedizione costante al lavoro significa colpire tutti quei cittadini che, attraverso la loro opera, vogliono riscattare una terra troppo spesso schiacciata dall’arroganza della criminalità organizzata“. Dello stesso avviso è il Presidente di Confesercenti di Reggio Calabria Claudio Aloisio che ha dichiarato “Reggio Calabria non può più sopportare la palla al piede della criminalità organizzata e della ‘ndrangheta che cerca, con la paura, di imporre la propria presenza e le proprie regole”. “Gli atti intimidatori contro uno devono essere sentiti come una violazione della dignità di tutti, solo così possiamo dare alle generazioni future quella tanto auspicata speranza di cambiamento sociale e culturale” ha dichiarato Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale. La vicenda, sulla quale sono sicuro faranno piena luce gli inquirenti, rilancia con forza il tema delle intimidazioni agli imprenditori, proprio nel giorno in cui Confcommercio diffonde i dati su come e quanto sono percepiti racket e usura in Italia. Il dato calabrese è, neanche a dirlo, superiore alla media nazionale, sintomo che ancora c’è parecchio da lavorare affinché gli imprenditori si sentano al sicuro. Ancora, infatti, siamo costretti a registrare una bassa propensione alla denuncia e su questo dobbiamo agire rapidamente” dichiara Arturo Bova, Presidente della Commissione regionale antindrangheta. “Anche per contrastare questo problema – evidenzia Arturo Bova – nel Testo unico regionale contro la ‘ndrangheta che a breve entrare in vigore, ho scelto di inserire delle misure volte a stimolare gli imprenditori a rivolgersi alle forze dell’ordine, come la creazione di elenchi specifici per le aziende che denunciano, elenchi da cui le amministrazioni dovranno attingere nei casi di assegnazione di lavori e appalti sotto soglia”. Al coro si sono uniti inoltre il consigliere regionale Francesco D’Agostino, Ance Calabria, il sindaco di San Roberto Roberto Vizzari, la Giunta e il Direttivo della Confcommercio di Reggio Calabria, gli ingegneri reggini, Libera e la rete LiberaReggioLibera.

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