Messina, Comitato Parco Aldo Moro. Rifondazione Comunista: “Superare incomprensioni e pregiudizi”

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Rifondazione Comunista sul no del Comitato parco Aldo Moro all’adesione di Cambiamo Messina dal Basso: “Superare incomprensioni e pregiudizi  sedendosi intorno a un tavolo”

parco aldo moro messinaIl Partito della Rifondazione  Comunista ha preso atto del comunicato di Cambiamo Messina dal Basso in merito al rifiuto opposto all’adesione delle loro portavoci al Comitato per il Parco Aldo Moro e “ribadisce il proprio sostegno alla lotta in corso e l’apprezzamento per le/gli attiviste/i dell’Unione Inquilini  e per quelle famiglie che con coraggio e intelligenza hanno riportato al centro del dibattito politico cittadino una questione che pareva caduta nel dimenticatoio”. “Tuttavia– sottolinea il Segretario provinciale Alfredo Crupi– sulla vicenda delle adesioni negate ci sentiamo di esprimere un dissenso forte rispetto alla scelta operata dal gruppo promotore dello stesso Comitato”.“Innanzi tutto nel metodo-spiega Crupi- perchè chi conduce una vertenza ha diritto di scegliere con chi e contro chi farla, ma nel momento in cui si lancia un appello per la gestione comune di un bene e si afferma che l’adesione è libera, senza porre alcun paletto preventivo, non vi può essere poi alcuna discrezionalità ostativa, se non quella implicita nello stesso ordinamento giuridico relativa a criminali, appartenenti ad organizzazioni segrete, ai fascisti perchè anche senza la legge Fiano sarebbero già messi al bando dalla Costituzione e invece fin troppo tollerati. Nella sostanza, perchè evidentemente si individua come controparte l’Amministrazione, la quale è invece da tempo impegnata in un lungo contenzioso con l’INGV per il recupero dello stesso bene.  Si può ritenere, tutt’al più, che essa non abbia messo in questo sufficiente energia e determinazione, che potesse fare di più e meglio, ma da qui a vederla come controparte ce ne corre.  Ma anche quando così fosse o legittimamente si ritenesse, in ogni caso il movimento, pur essendo legato politicamente all’Amministrazione, ha mostrato in più occasioni di mantenere autonomia di giudizio e di azione, pertanto la presenza dei suoi rappresentanti nel nascente comitato avrebbe potuto, e potrebbe, rappresentare un valore aggiunto. Secondo Crupi “non ha senso continuare a produrre o esacerbare divisioni nel campo di una sinistra già esigua, pretendendo di essere i titolari della “vera” sinistra, e accettare però Pd e Capitale Messina che a nostro modo di vedere di sinistra non sono proprio, mentre noi dobbiamo tendere ad aggregare, confrontarci sui contenuti con chiunque, far seguire alle parole i fatti dimostrandoci davvero inclusivi, e semmai lasciare che siano gli altri a fare i conti con le proprie ambiguità e contraddizioni”.
Rifondazione comunista invita dunque “a porre in primo piano l’importanza di essere unite/i nella lotta per la difesa dei beni comuni e superare incomprensioni e pregiudizi ,riannodando le fila di un discorso che non può essere affidato a facebook e ai comunicati ma va iniziato e concluso sedendosi intorno a un tavolo.

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