Cosenza: alla Galleria d’Arte “Le Muse” il premio poesia “Umile Francesco Peluso”
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I partecipanti al premio sono stati in dodici considerando anche il fatto che il premio è stato organizzato in poco tempo è stato un buon riscontro con tanti concorrenti di altre regioni da Padova a Siracusa. La giuria che è rimasta segreta fino allo svelamento dei vincitori si è riunita più volte lavorando con serietà, discutendo: contenuto, forma, stile, presentazione, emozioni e non sono mancate le sorprese. All’apertura delle buste con i nomi dei vincitori, ha destato grande riscontro la II classificata Letizia Papaianni, di Montalto Uffugo che con la sua prima composizione poetica si attesta già nel suo primo concorso al II posto e che nessuno dei giurati avrebbe scommesso fosse così giovane. Difficile la scelta, in quanto le poesie erano tutte molto belle che a qualcuno è valsa la menzione speciale dell’Associazione nella persona di Myriam Peluso. La copertina dell’Antologia riporta un acquerello, simbolo di Calabria Enotria di Clovis Aquino, donato in un CD in originale ai vincitori del premio. Per l’Associazione i poeti che hanno partecipato sono tutti vincitori, infatti avranno la possibilità di farsi conoscere e/o riconfermarsi con una silloge, proposta letteraria pervenuta, in collaborazione con l’associazione, dalla casa editrice di Sanremo, su citata, e che è stato un modo di ringraziare tutti i poeti partecipanti, che hanno espresso chi secondo metrica, chi secondo verso libero, la bellezza delle loro idee. Dal sociale con la bella poesia “Discarica” in cui il consumismo imperante non tiene conto della vita umana, buttata nella discarica con vecchie tv e altri prodotti industriali alla vincitrice Vendemmia, i cui versi ricordano la bellezza delle pagine bibliche; le vite rubate dal mare del terzo classificato al prisma della vita di Frida Kahlo.